La disinfestazione aerea nuoce gravemente la salute degli esseri umani. La protesta, che denuncia l’uso spropositato di agenti chimici per la disinfestazione, è partita direttamente da Gianni Battistuzzi, presidente del comitato “Per la città degli alberi“.
L’utilizzo di pesticidi per decimare il massiccio numero di zanzare tigre nel nostro territorio non ha mai avuto l’effetto desiderato. E’ scientificamente dimostrato, secondo anche le ricerche dell’Arpa, che il metodo dell’irrorazione dei composti chimici sulle zanzare adulte non serve a nulla, perchè dopo un paio di giorni il problema si ripresenta. E’ invece più idoneo ed efficace un bombardamento diretto ad uccidere la larva. Ad Aprilia come in tantissimi altri luoghi d’Italia, la soluzione più utilizzata è la disinfestazione aerea; solo in Emilia Romagna esiste una regolamentazione che ne vieta tale impiego di questo metodo, ma si agisce principalmente nelle zone dove si riproducono le larve.
L’uso di insetticidi, che dovrebbero alimentare uno scudo per tenere lontano le zanzare, non fa che peggiorare la situazione. A rimetterci saranno soprattutto i predatori naturali come i pipistrelli, i quali durante la notte riescono a mangiare una quantità enorme di zanzare, circa 1000. La tenace denuncia da parte del comitato “Per la città degli alberi” è volta ad informare la cittadinanza circa l’irregolare servizio di disinfestazione attuato nel nostro territorio. Senza nessun controllo gli operatori del settore, continuano nel loro operato inquinando l’ambiente. L’ignoranza su questo argomento è molto vasta e colpisce gran parte della popolazione; le aziende che effettuano questo lavoro ed anche l’Amministrazione sembrano non avere i giusti requisiti per fermare questo pericoloso sistema.
Una delle soluzioni potrebbe essere quella di andare a colpire in modo mirato le larve e il luogo dove si riproducono, ad esempio nei sottovasi. Oppure, far sopravvivere quei tipi di insetti denominati “competitori” come i pipistrelli. Procedere con la disinfestazione aerea è un processo che oltre ad uccidere inutilmente zanzare adulte colpisce anche gli animali in generale e ancora peggio, nuoce gravemente alla salute delle persone nell’arco di qualche anno. Ormai la pretestuosa lotta contro le zanzare tigre ha contribuito a diffondere nell’aria agenti tossici come lo possono essere i pesticidi.
Questo errato sistema si svolgerebbe dall’inizio della primavera fino all’estate inoltrata. Proprio in questi giorni, anche le Associazioni nazionali degli apicoltori hanno a loro volta denunciato il continuo spargimento di queste sostanze chimiche, che contribuiscono alla morte di migliaia di api. Le sostanze sono quelle utilizzate dalle ditte incaricate dai cittadini o dalle amministrazioni per svolgere la disinfestazione.
Oltre ha contribuire alla morte della vegetazione e degli insetti, la dispersione di queste sostanze è nociva anche per gli esseri umani. Purtroppo malattie legate all’uso degli insetticidi è in aumento nel nostro territorio. Primo fra tutti il tumore, le malattie neurodegenerative e i danni al sistema endocrino e riproduttivo, oltre ad asma e allergie. Tali malattie presentano una periodo di incubazione, dopo che è stata riscontrata è possibile che la conseguenza del problema non viene più attribuita alle irrorazioni. Nei Paesi industrializzati sta aumentando anche la Sensibilità Chimica Multipla (SCM), una sorta di sindrome dovuta agli agenti chimici, che rende la vita impossibile a chi ne è colpito. Come se non bastasse, vi è una consistente ignoranza su questo argomento, sia da parte degli addetti ai lavori che da parte delle istituzioni, che attraverso delle ordinanze hanno autorizzato a cospargere queste sostanze tossiche anche in zone protette.
Il comitato e il presidente dello stesso sono preoccupati di questo comportamento e ritengono opportuno mettere in atto delle strategie consistenti per colpire in modo efficace la numerosa mole degli insetti. Ma è fondamentale conoscere i rischi per la salute e per l’ambiente quando si utilizzano sostanze nocive come quelle descritte sopra e praticare le giuste operazioni con rimedi alternativi, al fine di risolvere il problema. Il metodo della disinfestazione aerea è sostanzialmente inefficiente ed inutile, provocando gravi intossicazioni agli animali e alle persone. Scientificamente, la bassa presenza di api nel nostro territorio rappresenta il primo indicatore di una qualità dell’aria e di vita pessima.
La protesta messa in atto da Battistuzzi necessita della giusta attenzione da parte delle istituzioni e del settore competente.
Melania Orazi