Un piccolo segnale di speranza sulla vicenda Eco X e la nube tossica che ne è derivata.
Nell’incontro odierno presso l’auditorium del liceo Meucci, il ricercatore biologo Fabio Nobili ha fornito alcuni dati che schiariscono un po’ quella scia di fumo che tutti abbiamo visto venerdì mattina.
Accanto a lui sedevano l’Assessore all’Ambiente Alessandra Lombardi ed il dottor Roberto Ronchetti.
Si è partiti dall’esame sulla traiettoria assunta dalla nube:
“A causa dei continui cambi del vento – ha spiegato professor Nobili – è stata descritta una traiettoria ad arco.
Non ho i mezzi dell’Arpa per procedere ad una simulazione esatta, ma ho fatto alcuni calcoli.
Secondo la mia ricostruzione la nube è stata spinta in un primo momento verso i castelli, per poi prendere la direzione che porta alla costa laziale.
La cosa fondamentale, però, è che non si siano verificati casi di intossicazione da TCDD.
Il tetraclorodibenzodiossina è il composto della diossina più tossico che si conosca.
Non essendoci stati casi di cloroeczemi nei pronto soccorsi, forse il fumo non aveva la massima tossicità possibile.
La TCDD è la diossina più pericolosa, non riscontrandone gli effetti si può forse pensare che nella nube fossero presenti altre sostanze.
Comunque tossiche, questo certamente, ma non cosi dannose come la TCDD”.
Un primo, flebile, spiraglio di luce all’interno di quella colonna di fumo nero che da venerdì sta tenendo in apprensione il nostro territorio.
di Massimo Pacetti