Dopo tanto attendere sono iniziati i lavori in via Inghilterra e le polemiche non si sono fatte attendere. Ancora molte le perplessità sul progetto e sull’utilità della pista pedo-ciclabile, tanto contestata dal Comitato di Quartiere Toscanini e dai residenti stessi: “Un pista di 400 mt è fine a se stessa; e per un suo collegamento a via Cagliari bisognerà attendere una quantità di tempo considerevole”. Questo è quanto manifestato in un’intervista il Presidente del Comitato di Quartiere Toscanini, Luciano Poli, il quale vorrebbe fare chiarezza con l’Amministrazione su le ultime dichiarazioni del Sindaco Terra con oggetto i lavori su via Inghilterra e della pista pedo-ciclabile. Il primo cittadino di Aprilia la settimana scorsa sempre in un’intervista ha manifestato la volontà di trasformare via Inghilterra in un senso unico di marcia e realizzare la pista pedo-ciclabile su strada.
L’unica cosa che restava da fare era quella di incontrare i residenti, i commercianti ed il comitato di via Inghilterra, e carpire le sensazioni, le opinioni su questa ipotetica trasformazione della medesima via:
“Finalmente sono cominciati i lavori in via Inghilterra. Qualche perplessità rimane sulla realizzazione della pista pedo-ciclabile e la riduzione della carreggiata con l’annullamento del doppio senso di marcia. I commercianti che possiedono le proprie attività su via Inghilterra, non sono entusiasti della ipotetica soluzione, direi anzi alquanto irritati. A breve chiederemo un nuovo incontro con il Sindaco per fare chiarezza. Per i residenti del quartiere realizzare una pista pedo-ciclabile di una lunghezza di 400 mt non ha molto senso; l’accordo preso con l’Amministrazione era in relazione al progetto iniziale, che racchiudeva il rinnovo del marciapiede sul lato sinistro di via Inghilterra, provenendo da via Toscanini, la ripiantumazione degli alberi e la pista, accettando quindi quanto programmato dall’Assessore Spallacci. Tuttavia chiedere una modifica al progetto significa rallentare tutto l’iter dei lavori. Tra l’altro il Comitato di Quartiere ha manifestato più volte la naturale predisposizione di via Irlanda per far sorgere una pista pedo-ciclabile in tutta sicurezza sul marciapiede, probabilmente questa soluzione sarebbe stata più idonea alle aspettative dell’ente comunale. Noi non siamo contro la realizzazione della pista ciclabile, ma non ci soddisfa la posizione in cui quest’ultima sorgerà. Non capiamo questa insistenza nel realizzare la pista su via Inghilterra; ed inoltre per la stessa ipotizzare un senso unico, sarebbe per i commercianti un danno economico importante. In principio la pista pedo-ciclabile di via Inghilterra doveva ricongiungersi con via Cagliari e alla fine del percorso sbucare alla stazione ferroviaria, in questo senso avrebbe avuto una sua validità e obiettivo. Ciò avverrà ma in un futuro prossimo. Nessun accordo diverso da questo è stato preso. A conclusione la pista non ci serve.”
I lavori su via Inghilterra sono iniziati oggi 17 Febbraio. La ditta appaltatrice nel rispetto della sicurezza stradale e dei pedoni ha recintato la zona e fissato sul lato opposto il divieto di sosta per le auto. I Platani non verranno risparmiati, bensì sostituiti dalla piantumazione di Lecci. Il marciapiede verrà ampliato di circa 60 centimetri per far posto alla pista ciclabile e questo per tutto il lato sinistro di via Inghilterra, provenendo da via Toscanini. Per il lato opposto vi sono dei progetti, ma ancora tutto tace.
Consapevoli dell’inizio dei lavori, ma non della loro conclusione, ci si domanda il motivo per cui i lavori non sono iniziati anzitutto sull’altra sponda di via Inghilterra. Dalle foto è possibile notare le condizioni disastrose del marciapiede: le radici dei Platani hanno praticamente rialzato e sfondato le mattonelle, incuneandosi anche fin dentro i garage, che si trovano sotto terra.
“A piazza della Comunità Europea è presente un’enorme buca, proprio sotto il palazzo della Flavia 82. Il Sindaco ha informato il Comitato che vi era la forte possibilità di rimediare una quantità di metri cubi di terra già analizzata e quindi utilizzabile, per riempire la buca al fine di livellare il terreno, ovviamente dopo un’accurata bonifica della zona. Da piano regolatore in quello spazio dovrebbe sorgere una piazza, un nuovo punto di ritrovo per giovani e meno giovani: un’area che anche la Chiesa potrebbe utilizzare. E’ importante per noi la riqualificazione di quella zona a favore anche della struttura religiosa stessa; speriamo che le garanzie dell’Amministrazione di verifichino con il tempo.”
Melania Orazi