Alla vigilia della canonizzazione di Paolo VI il Maestro Francesco Guadagnuolo ricorda le sue dieci tavole dedicate a Papa Montini.
Il prossimo 14 ottobre Papa Francesco eleverà all’onore degli altari il suo predecessore, in carica sul Soglio di Pietro dal 1963 al 1978.
In occasione di questo importante evento, il Maestro Guadagnuolo ripercorre i suo lavori dedicati al successore di Giovanni XIII, che anche Giulio Andreotti ebbe modo di ammirare:
La capacità artistica di Francesco Guadagnuolo – scriveva il sette volte Presidente del Consiglio – in questi ritratti è straordinaria.
Questo il ricordo del Maestro riguardo i suoi lavori su Paolo VI:
Ho voluto dedicare dieci tavole a Papa Montini – spiega Gaudagnuolo – collegandole a dieci meditazioni selezionate da Mons. Pasquale Macchi, Segretario personale del Papa.
Queste riflessioni di Paolo VI sono rivolte ai giovani del terzo millennio, a cui il Papa desiderava consegnare il nucleo vitale del suo magistero.
Questo era fondato non solo sui valori della fede, ma anche sulla coscienza dell’impegno sociale e civile nel nome di Gesù Cristo Redentore, colto nei due tempi essenziali della Croce e della Resurrezione.
Per questo motivo nelle tavole il Volto di Cristo è interpretato nel segno di una ricerca al senso dell’esistenza e della imperscrutabilità del mandato del Padre.
Quell’umanità amata profondamente da Paolo VI non sempre è stata capace di comprendere la pena del Papa, le sue azioni di altissima misericordia.
Per questa ragione nella Collezione ho cercato l’aspetto meno visibile e più riservato del Pontefice.
La bellezza nel silenzio della verità.
La descrizione più suggestiva dell’opera del Maestro Guadagnuolo arriva da un’altra voce autorevole, quella di Mons. Sante Montanaro:
Parole e immagini, amalgamate insieme in un affettuoso abbraccio, hanno dato vita ad un unico, suggestivo e magico affresco donde è emersa l’opera d’arte vera del Maestro Francesco Guadagnuolo.
La quale ha reso giovani e uomini maturi partecipi di quello che è stato il sublime Magistero e il grande insegnamento di un indimenticabile Papa del XX secolo.
di Massimo Pacetti