Continua l‘ondata di protesta e preoccupazione dei cittadini di Pomezia e dintorni dopo l’incendio alla Eco X.
Sabato scorso l’Osservatorio Nazionale Amianto ha dato luogo ad una conferenza presso l’Hotel Enea di Pomezia a cui hanno partecipato molti pometini preoccupati.
Alcuni di loro si sono anche presentati come vittime dei problemi di salute cagionati dall’esposizione alla nube tossica.
L’ONA stesso, nei giorni scorsi, ha “intimato” per iscritto al Sindaco di Pomezia di predisporre l’immediata messa in sicurezza rispetto al rischio amianto con l’utilizzo del liquido incapsulante.
In modo da evitare ogni eventuale aerodispersione di polveri e fibre di amianto.
Ed anche il successivo confinamento.
All’esito di quest’ultimo, ha poi chiesto di provvedere alla rimozione dei rifiuti incombusti e di eventuali componenti o materiali contenenti amianto.
“L’Osservatorio Nazionale Amianto – dichiara il Presidente Ezio Bonanni – promuove un’azione di risarcimento danni in via civilistica.
Prima di tutto a carico del Comune di Pomezia.
Con riserva di una più attenta verifica di eventuali ulteriori responsabilità civili, in relazione alle posizioni di garanzia.
Ovvero quelle della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute e della Regione Lazio.
Promuoveremo quindi delle azioni civili, oltre che costituirci parte civile nel procedimento penale”.
L’associazione agirà con duplice richiesta di tutela.
Interdittiva, per evitare cioè ulteriori rischi per la salute, e risarcitoria, per ottenere il ristoro di tutti i pregiudizi che i singoli cittadini hanno subito.
Nei prossimi giorni verrà creato anche un pool di legali che assisterà tutti i cittadini che ne faranno richiesta per poter iniziare le azioni legali di risarcimento dei danni.
di Massimo Pacetti