È stata approvata all’unanimità lo scorso 27 giugno la nuova legge regionale che consentirà di assumere 5.000 nuove unità nell’ambito sanitario nei prossimi 5 anni.
“La nuova normativa regionale – spiegano dalla Pisana – prevede l’espletamento dei concorsi pubblici e la formazione di graduatorie a cui attingere per un periodo massimo di 36 mesi (tre anni), tempo oltre il quale decadono automaticamente.
Questo varrà per i concorsi a partire dal 31 gennaio 2018.
Entro la fine del 2018 saranno inserite nei ranghi della sanità, compresa la stabilizzazione dei precari, ben 3.500 persone.
E poi si chiuderà la fase del commissariamento”.
La lunga fase di stallo sanitaria sembra ormai in fase di chiusura.
E questo, sperabilmente, dovrebbe portare ad un sensibile miglioramento dell’assistenza pubblica, finora in grave difficoltà.
Ovviamente soddisfatto il Presidente Nicola Zingaretti, che ha sottolineato come nel Lazio
“rischiavamo di tenere chiuse le porte della sanità della Regione e dei policlinici universitari.
Aprire, invece, una stagione di assunzioni programmate e nuovi concorsi è davvero una parte fondamentale della nuova sanità che vogliamo costruire“.
Le nuove assunzioni porteranno forze fresche all’interno della sanità laziale, con un ricambio generazionale benedetto dall’Assessore al ramo Alessio D’Amato:
“Abbiamo bisogno di nuovi concorsi – ha sottolineato – per far entrare nel sistema sanitario regionale nuove leve di giovani medici e infermieri.
Dando forma così ad una nuova generazione di professionisti”.
La risoluzione definitiva dei gravi problemi del Lazio in ambito sanitario è ancora lontana.
Ma i primi passi sembrano muoversi nella giusta direzione.
di Massimo Pacetti