Sono stati ufficializzati ieri i contributi destinati al Piano di Zona 2017 per il Comune di Aprilia.
Gli uffici di Piazza Roma hanno infatti specificato l’utilizzo delle risorse erogate per rispondere alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione.
Questo il consuntivo elaborato dal Comune:
“Sono stati raddoppiati i finanziamenti per il Pronto Intervento Sociale (PIS).
Ufficio dedicato all’assistenza di donne vittime di violenza e con minori a carico.
La quota destinata è pari a circa 43 mila euro.
Vengono stanziati inoltre 60 mila euro per la gestione della mensa sociale di Via Lione.
La quale così potrà essere accessibile alle fasce sociali più deboli nell’arco dei dodici mesi, e non soltanto durante la stagione invernale.
La mensa agirà parallelamente alle attività di accoglienza del dormitorio per l’emergenza freddo.
La somma di 25 mila euro è stanziata per l’implementazione del centro diurno per diversamente abili “Giardino dei Sorrisi”.
A sostegno dei progetti per la terza età, invece, sarà disponibile una quota pari a circa 72 mila euro.
Tali fondi saranno utilizzati anche per confermare gli importanti progetti di alfabetizzazione informativa e di risveglio muscolare ed articolare attraverso la ginnastica posturale senza costi a carico degli anziani.
Le novità a beneficio del territorio comunale di Aprilia – specificano dal Comune – sono affiancate ai fondi standard annualmente erogati.
Tra cui quelli per il Servizio Sociale Professionale (520 mila euro) ed il Servizio di Assistenza Domiciliare (224 mila euro).
Ai quali si affiancano quelli per l’Assistenza Domiciliare per disabili (203 mila euro), il contrasto alla povertà attraverso il Sostegno all’Inclusione Attiva SIA (59 mila euro)“.
L’aumento dei fondi disponibili per i Servizi Sociali di Aprilia sono stati ovviamente accolti con favore dall’Amministrazione.
Il Sindaco Terra e l’Assessore Torselli hanno così commentato i nuovi stanziamenti:
“Le maggiori disponibilità per le politiche sociali ad Aprilia rispecchiano quanto recepito dall’Amministrazione nel suo costante confronto e dialogo con le Associazioni impegnate nel Terzo Settore.
In particolare dall’incontro dello scorso 19 ottobre.
Dal quale è emersa la richiesta di un loro maggiore coinvolgimento partecipativo, tanto nella fase di definizione del programma quanto in quella di co-progettazione del Piano di Zona, in primis nell’area della disabilità e dell’emarginazione sociale.
Il Piano Sociale di Zona per il Distretto Lt1 intende rispondere a determinati obiettivi.
Rafforzare la tutela delle fasce deboli della popolazione, prevedendo il potenziamento dei servizi di base con specifico riferimento ai punti unici di accesso e ai servizi di emergenza sociale.
Qualificare i servizi nell’area della disabilità, del disagio psichico e della non autosufficienza.
Articolando gli interventi in relazione ai bisogni e provvedendo ad una regolamentazione del sistema di presa in carico, che favorisca le scelte libere degli utenti.
Consolidare – concludono i due amministratori – le attività di governance e di coordinamento tra gli enti pubblici e il privato sociale.
Al fine di rendere effettiva l’integrazione delle risorse del territorio e la partecipazione in materia di politiche sociali”.
di Massimo Pacetti