La realizzazione della pista ciclabile ad Aprilia, che collegherà la stazione ferroviaria alla Ex Claudia ha interessato e non poco tutta la cittadinanza. La pista in via di conclusione ha ottenuto occupato il nostro assessore ai lavori pubblici Fioratti Spallacci, il quale dopo diversi sopralluoghi insieme al Sindaco Terra, hanno iniziato i lavori e la consegna è prevista a breve. I progetti fanno parte del Plus (Piano Locale Urbano di Sviluppo) “Aprilia Innova”, grazie al quale il Comune ha ottenuto un finanziamento europeo di circa 10 milioni di euro e ha già posto in essere alcuni interventi di carattere sociale. Per il progetto sono stati stanziati circa 426 mila euro. Il Presidente del quartiere Aprilia centro, Mark Simeoni si è ritenuto soddisfatto del progetto: “Potrebbe essere il momento giusto per spingere i nostri assessori a monitorare l’importanza di meno macchine, poiché sanno bene che Aprilia ha un alto tasso di inquinamento circa le polveri sottili. Inoltre – sostiene Simeoni – la pista ciclabile potrà diventare un mezzo per riuscire a rendere collegabili le periferie di Aprilia con il centro e soprattutto quelle zone “difficili” come lo potrebbe essere il quartiere Toscanini”.
Sembra essere dello stesso parere anche il Presidente del comitato di quartiere Borgata Agip: “ Fare le piste ciclabili non è una passeggiata. C’è bisogno di rispettare un piano regolatore che implichi l’assegnazione e la costruzione delle piste ma anche dei marciapiedi; si potrebbero allargare le strade per fa posto alla pista e a coloro che desiderano camminare. Insieme al mio comitato – ci spiega Lema – ho presentato alla commissione urbanistica un progetto tramite il quale ho richiesto degli aiuti economici che agevolino la costruzione di una zona, vicino alla ex Claudia dove c’è un fosso e trasformarlo in zona pedonale e ciclabile. Per noi che viviamo in periferia è fondamentale avere connessioni con il centro, siamo abbandonati a noi stessi. Con tale costruzione – conclude il presidente – sarebbe possibile anche conoscere le zone limitrofe e riscoprire la storia di Aprilia, dato che ci sono delle grotte che servivano come ricoveri durante la Seconda Guerra Mondiale; la volontà di costruire ci deve essere dalla parte del Comune ma noi cittadini dobbiamo avere la voglia di diffondere questo malcontento”. Ė opportuno e ragguardevole pensare anche ai cittadini che vivono in centro: “Tutto ciò che può riguardare l’uso della bicicletta manca. Non c’è la cultura adatta – ci spiega uno dei membri del quartiere Aprilia grattacielo – per diffondere la semplicità di utilizzo della bicicletta e della valorizzazione che si darebbe al territorio, per non parlare di quanto meno smog accumuleremmo. Il tutto deve essere affrontano nell’assoluta serenità e rispetto delle regole”. Tuttavia, un’altra ipotesi avanzata dall’amministrazione apriliana, durante la manifestazione legata alla nascita del marchio Città di Aprilia, si è concretizzata attraverso l’approvazione della determina emessa dal settore urbanistica, che ha dato il via libera per uno studio di fattibilità funzionale alla futura stesura di un progetto. L’idea sarebbe quella di creare nella parte sud della città un percorso ciclabile di collegamento tra Ostello della Gioventù e Satricum – Torre Astura, valorizzando così lo scenario paesaggistico e ambientale della zona di Aprilia vicina al polo fieristico di Campoverde, un’eccellenza del territorio, che ogni anno ospita una mostra di prodotti e mezzi agricoli nota anche fuori dai confini regionali. L’incarico per la realizzazione dello studio di fattibilità è stato affidato alla Land Roma S.r.l., uno studio tecnico milanese, di cui gli architetti che ne fanno parte lavoreranno alla stesura, prevedendo circa 12 mila euro da inserire nel bilancio di previsione del 2014. La realizzazione dell’opera potrebbe trovare finanziamenti direttamente dalla Regione. Pertanto, occuparsi prima degli affari interni potrebbe dare uno slancio ai futuri investitori che potrebbero dare una grossa mano per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio di tutto l’agro pontino.
Melania Orazi