Possibile un nuovo sportello per le pratiche di autorizzazione allo scarico

Il Comune sta valutando l’ipotesi di aprire uno sportello dedicato alle pratiche per l’autorizzazione allo scarico dei reflui nelle zone periferiche

L’allaccio alle reti fognarie delle borgate apriliane rimane uno dei temi più caldi del dialogo tra i residenti e l’Amministrazione.

Per permettere una migliore gestione dei lavori di allaccio e successivo scarico, il Comune potrebbe presto aprire un nuovo sportello alla sede di Piazza dei Bersaglieri.

Dagli uffici di Piazza Roma, intanto, fanno sapere che

“sono attualmente in corso le operazioni di collaudo del depuratore di prossima attivazione.

Al fine del corretto funzionamento dell’impianto è necessario garantire il maggior numero di allacci possibili alla rete fognaria (acque nere).

Si precisa – sottolinea la nota – che il mancato allacciamento degli scarichi delle utenze private alla rete di fognatura nera comunale comporta il persistere di condizioni igienico-sanitarie precarie.

E contrasta con l’esigenza di ridurre i rischi di contaminazione della falda acquifera e di migliorare la qualità ambientale del territorio.

Per questo motivo, si sollecita quanti non abbiano già provveduto a realizzare la predisposizione di allaccio con le procedure previste dalla deliberazione di Giunta n. 161/2016 attraverso la modulistica predisposta dall’Ufficio Lavori Pubblici.

Si specifica che tale procedura consente di predisporre l’allaccio, ma non consente altresì lo scarico dei reflui.

Il quale sarà autorizzato successivamente dal Gestore del Servizio Idrico Integrato, società Acqualatina, ad avvenuta messa in esercizio dell’impianto di depurazione.

A tale fine, l’Amministrazione sta valutando l’apertura di uno sportello temporaneo, dedicato, presso la sede municipale distaccata di Piazza dei Bersaglieri.

Si ricorda che lo scarico non autorizzato di acque reflue domestiche provenienti da edifici isolati ad uso abitativo è soggetto ad una sanzione amministrativa da 600 a 3000 euro ai sensi dell’art. 133 comma 2 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i.”.

di Massimo Pacetti

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