Per la seconda volta in poche settimane Aprilia è finita sulle testate nazionali per gravi fatti di cronaca.
Sicuramente diversi tra loro, sia nelle modalità che nelle conseguenze, questo è palese; ma un punto in comune i due episodi lo hanno: le vittime sono straniere.
E questo, inevitabilmente, ha posto la nostra città nella posizione di poter essere attaccata e tacciata di razzismo.
Accuse respinte da tutte le parti politiche nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale prima della pausa estiva ma che, nei recenti servizi andati in onda sui TG nazionali, si sono riproposte.
Proprio dell’immagine che traspare di Aprilia dai servizi giornalistici ha parlato Davide Zingaretti, il più giovane esponente dell’Assise Comunale di Aprilia, sui propri canali social:
Un altro gesto vergognoso nella nostra città che permette a qualsiasi testata o telegiornale nazionale di descrivere Aprilia come il “Far west”.
Un biglietto da visita di cui dovremmo vergognarci.
Ma il susseguirsi di questi eventi confermano nella nostra città una crisi sociale che preoccupa.
Ed è altrettanto preoccupante chi la ignora.
Ovviamente vanno ancora valutate tutte le piste, perché ancora non è stata accertata del tutto la natura di quanto accaduto.
Certo è che ridurre l’episodio di due giorni fa ad una semplice ragazzata non può essere una giustificazione.
Anche perché se è vero che due ragazzi su tre non erano maggiorenni, è altrettanto vero che al raggiungimento della maggiore età non manca poi molto.
Un esame di tipo educativo è stato fatto, sempre sui social, dall’ex Assessore, ora Consigliere, Alessandra Lombardi.
La quale, essendo anche insegnante, può vantare anche una certa esperienza nel campo:
Sono seriamente preoccupata per la poca considerazione che si dà alle conseguenze delle proprie azioni, per lo scarso valore che alcuni danno alla vita propria e degli altri.
Se poi a questo si aggiungesse anche lontanamente, il pensiero che la vita di alcuni vale meno di quella di altri, saremmo davvero davanti a una regressione culturale e storica che merita serissime riflessioni e azioni.
Che proprio da scuola e famiglia dovranno partire, per fare in modo che Aprilia non venga più additata nel modo in cui è stata dipinta in queste ultime settimane.
di Massimo Pacetti