Presentati gli investimenti sul sociale della Regione

L’obiettivo è quello di dare una risposta concreta ai bisogni e alle esigenze di chi si trova in difficoltà rimettendo al centro i diritto delle persone.

“Viviamo nel tempo delle chiacchiere, delle parole, degli insulti, di chi urla più forte per farsi vedere e a
tutto questo poi spesso non seguono i fatti. Noi stiamo provando a cambiare in meglio la vita delle persone – è il commento del presidente, Nicola Zingaretti – sembrava un sogno tre anni fa perché eravamo coperti dai debiti, oggi poter dire che diamo a chi ne ha più bisogno è un passo per rendere un po’ più giusta questa regione e essere più vicini alla vita delle famiglie”.

“Investire sulla lotta all’esclusione. Ci vogliamo occupare delle nostre comunità e delle ingiustizie che colpiscono le persone fragili rimaste indietro – lo ha detto Rita Visini, assessore politiche sociali, sport e sicurezza – è per loro che abbiamo approvato questa riforma e mettiamo in campo questo programma di interventi. Con questa legge abbiamo colmato un vuoto vergognoso durato 16 anni”.

Ecco quali sono le 4 azioni principali del programma:

1. Servizi per le famiglie con bambini nella prima infanzia, investimenti per 78 milioni.

  • in particolare:
    l’apertura di nuovi asili nido: 
    già avviato “Nidi al via”, 3 milioni di euro per aprire 17 nuovi asili nido per complessivi 560 nuovi posti bimbo già dal prossimo settembre. Altri 3 milioni di euro per aprire almeno 18 nuovi asili aziendali per complessivi 900 posti. In totale, quindi, 1.460 nuovi posti asilo.
  • buoni-servizio per pagare la retta dell’asilo: 150/200 euro mensili, per tre anni, da utilizzare presso tutte le tipologie di asilo nido del Lazio. All’iniziativa destiniamo 32milioni di euro con lo scopo di raggiungere tra le 5.000 e le 6.000 famiglie all’anno per 3 anni.

2. Servizi per nuclei famigliari con anziani over 75 e con ridotta autosufficienza, investimenti per 94 milioni.

  • in particolare:
    buoni-servizio per favorire l’accesso ai servizi di cura anche ai nuclei familiari a basso reddito (assistenza domiciliare, retta di accesso in strutture semiresidenziali, assunzione di assistenti famigliari): 300/500 euro mensili. A questa misura saranno dedicati 50milioni di euro per raggiungere almeno 3500 famiglie all’anno per 3 anni.
  • nuovi servizi di accoglienza e prossimità per anziani: 9 milioni di euro per aprire nuovi centri per 500 anziani.

3. Sport per i minori nelle famiglie più vulnerabili, investimenti per 7 milioni.

  • in particolare:
    anche qui tante iniziative: da “sblocchi di partenza” e altre iniziative per promuovere l’inclusione delle famiglie con minori attraverso lo sport; lo sviluppo di reti tra agenzie educative, sportive, sociali e del lavoro, con particolare attenzione ai nuclei familiari fragili.

4. Interventi di contrasto alla povertà che prevedano specifiche misure di inclusione attiva, investiamo 112 milioni. Si tratta dell’intervento più corposo della misura, diamo attuazione e integriamo le azioni previste dal governo con il Sia, il sostegno all’inclusione attiva e con il Pon inclusione, programma operativo nazionale.

  • in particolare:
    oltre 55 mln di euro dal Governo per l’attuazione del Sia per il 2016
    . In particolare lo stato ha destinato la somma di oltre 16mln di euro per il pon inclusione;
  • 9,8 milioni sulla programmazione dei piani di zona, con le misure specifiche di contrasto alla povertà;
  • 25 milioni per i servizi sociali innovativi destinati all’inclusione sociale da risorse por fse;
  • A disposizione 5mln per il nuovo “bando povertà”, alla sua seconda edizione, nella prima finanziati 76 progetti con circa 8mln.

di Jacopo Cascone

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *