“Prosegue l’impegno della Regione Lazio per la stabilizzazione occupazionale a la riduzione del bacino dei lavoratori socialmente utili. Nell’ultima seduta della Giunta regionale sono state confermate anche per il biennio 2021 – 2022 le iniziative finalizzate all’azzeramento della platea degli LSU tramite incentivi alla fuoriuscita volontaria dal bacino e tramite incentivi alle amministrazioni locali per la stabilizzazione contrattuale, che per noi rimane la scelta prioritaria. Contestualmente la Regione si impegna a continuare a erogare l’assegno per il nucleo familiare, nella misura di almeno il 60% della spesa complessivamente necessaria, lasciando al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali l’onere di contribuire esclusivamente alla spesa per gli assegni a favore dei lavoratori, nella misura massima del 40% della spesa complessivamente necessaria. L’obiettivo è quello di svuotare completamente il bacino regionale entro il 2022, in continuità e implementando le azioni virtuosamente intraprese dal 2013 quando si registravano 1334 LSU a fronte degli attuali 187. A tal fine sono state previste risorse pari a 1,3 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2021 e 600 mila euro per il 2022. Continuiamo dunque a offrire protezione e sostegno a questa categoria di persone particolarmente fragili con il senso di responsabilità dimostrato negli anni dalle Giunte Zingaretti, per assicurare un futuro certo e dignitoso ai lavoratori, sempre garantendo negli anni la contribuzione mensile e gli incentivi”, così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.