La Regione Lazio investe 3,3 milioni di euro di fondi europei per la seconda edizione del bando “Nidi al via”. L’obiettivo è sempre lo stesso: fare del Lazio una regione a misura di bambini e famiglie, anche nelle comunità più piccole e periferiche.
Come funziona il bando? I Comuni individuano una struttura da destinare all’avvio del servizio e la Regione eroga un contributo una tantum di 2.500 euro per ogni posto/nido da attivare, fino ad un massimo di 60 posti, come finanziamento delle spese di avvio e di gestione. Il contributo potrà salire a 3.000 euro per posto/nido in caso di asilo intercomunale, nel caso in cui ci sia cioè un accordo tra due o più comuni vicini per l’apertura di un servizio condiviso.
L’anno scorso grazie a questo bando sono entrati in funzione 17 nuovi asili comunali che accolgono 560 bambini. Si tratta di un risultato importante in una regione nella quale solo un Comune su tre ha un nido pubblico, mentre la media nazionale è del 56%. I nuovi asili nido dovranno entrare in funzione entro 6 mesi dalla data di approvazione del finanziamento regionale. Il bando resterà aperto fino a esaurimento delle risorse disponibili.
“La nostra strategia mira a garantire i servizi per l’infanzia su tutto il territorio regionale, anche nelle comunità più piccole e periferiche – spiega Rita Visini, assessore Politiche sociali, Sport e Sicurezza, che ha aggiunto: gli asili nido pubblici sono una leva fondamentale per contrastare il crollo demografico, per sostenere l’occupazione femminile e per dare una mano concreta alle famiglie, specialmente quelle a basso reddito”.