Con riferimento al nuovo Regolamento di autorizzazione agli scarichi di acque reflue domestiche ed assimilate in aree non servite da pubblica fognatura, approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 83 dell’11 dicembre 2014, l’Amministrazione chiarisce che trattasi di un adeguamento alla normativa vigente in materia di tutela dell’ambiente e delle acque (Legge 152/2006 Norme in materia ambientale).
Gli scarichi, nuovi o esistenti, di acque reflue domestiche, se non allacciabili a reti fognarie, devono essere depurati attraverso sistemi biologici di tipo vasca Imhoff con successiva subirrigazione o evapotraspirazione fitoassistita dei reflui trattati. Le vasche settiche a tenuta dovrebbe essere eliminate e sostituite con sistemi depurativi conformi alle attuali disposizioni di legge.
Tutti i cittadini sono pertanto tenuti a verificare la regolarità del proprio impianto di smaltimento delle acque reflue e a regolarizzare tempestivamente eventuali difformità. Chiunque continuerà ad effettuare scarichi di acque reflue domestiche o di reti fognarie senza l’autorizzazione, oppure continui ad effettuare o mantenere detti scarichi dopo la sospensione dell’autorizzazione stessa, è punibile con sanzioni amministrative previste dalla legge.
«Il Consiglio Comunale – ha spiegato il Vicesindaco con deleghe all’Urbanistica Franco Gabriele – si è impegnato a porre un rimedio al maltrattamento del territorio e delle sue falde acquifere. Non siamo in presenza di un’azione vessatoria nei confronti dei residenti in periferia, ma di un adeguamento richiesto dalla legge per la tutela dell’ambiente. A tutti i residenti delle periferie cui fu rilasciata la concessione in sanatoria, fu fatto contestuale obbligo di adeguarsi al nostro piano di tutela delle acque; anche per questo la deliberazione di Consiglio Comunale dello scorso dicembre non è stata adottata a sorpresa».
Inoltre, con riferimento ad alcune richieste di chiarimento da parte dei cittadini residenti in periferia, in merito a lettere agli stessi pervenute da parte di una società privata che offre servizi di consulenza per gli adempimenti sulla gestione delle acque, l’Amministrazione precisa che non ha stipulato alcuna convenzione con ditte private per servizi di consulenza tecnica e finalizzati agli adempimenti previsti.