Ieri mattina due classi della scuola media Antonio Gramsci hanno potuto vedere da vicino un reperto che forse molti non sanno nemmeno che esista.
Nell’Aula Consiliare di Piazza Roma il Sindaco Antonio Terra, accompagnato dagli Assessori Francesca Barbaliscia e Vittorio Marchitti, ha mostrato loro una parte della statua di San Michele staccatasi durante i bombardamenti della guerra.
Si tratta della parte finale della coda del drago, la cui testa campeggia nella mano destra del patrono della città.
L’ultimo pezzo della coda bronzea è custodita nell’ufficio del Sindaco di Aprilia dalla fine del conflitto, e ieri mattina i giovani studenti l’hanno potuta vedere da vicino.
L’occasione è stata favorita dalla partecipazione dell’Istituto al progetto “Missione: paesaggio” indetto dal FAI.
Il lavoro dei ragazzi, coordinati dalle professoresse Marilena Ferraro e Barbara Pedrazzi, si concentra sull’approfondimento dell’Articolo 9 della Costituzione Italiana.
La Carta Costituzionale prevede la tutela del patrimonio storico ed artistico del nostro Paese.
La coda del drago rientra dunque perfettamente nella fattispecie di studio.
Anche perché il progetto della Gramsci prevede proprio un approfondimento sulla statua di San Michele, il simbolo per eccellenza della città di Aprilia.
Raramente la coda del drago esce dal suo scrigno posto nell’ufficio principale del Comune.
Ieri i ragazzi della I B e della I F sono stati molto fortunati a poterlo ammirare da vicino.
di Massimo Pacetti