Reti Imprese Commercio: la Regione stanzia 3,5 mln € per finanziare altri 34 progetti

Tra i nuovi progetti finanziati anche “Tra le vie di Aprilia in Latium”.

Via libera della Giunta Regionale allo stanziamento di ulteriori 3,5 milioni di euro per finanziare i 34 progetti di Reti di imprese tra attività economiche su strada che avevano partecipato al bando regionale e che erano risultati ammissibili ma non finanziati per l’esaurimento delle risorse disponibili.

Questi progetti vanno ad aggiungersi ai 127 già finanziati, portando quindi il totale delle “Strade del commercio del Lazio” a 161; la somma complessiva destinata dalla Regione a questi progetti è quindi di 16,5 milioni di euro, gli iniziali 13 milioni più questi altri 3,5. A seguito dell’approvazione della delibera di reperimento dei fondi verranno redatti gli atti amministrativi con i quali i fondi verranno assegnati ai singoli progetti.

Dei 34 progetti che, grazie a questi ulteriori 3,5 milioni, saranno finanziati, 7 sono di Roma città (1 che ha come soggetto capofila Roma Capitale e 6 un Municipio cittadino), 10 del resto della Provincia di Roma, 7 di quella di Frosinone, 7 di Latina ( tra i quali “tra le vie di Aprilia in Latium”) e 3 di Rieti. Questi progetti raccolgono in tutto 1.459 attività economiche: 244 per Roma Città (33 per Roma Capitale e 211 per i Municipi), 404 per la Provincia di Roma, 304 per Frosinone, 378 per Latina e 129 per Rieti.

Sommate a quelle che si erano già aggiudicate i fondi, le attività economiche che compongono le Reti di impresa aggiudicatesi i 161 progetti che riceveranno i fondi sono complessivamente 8.069: 1.748 le imprese coinvolte su Roma città, 2.347 per la Provincia di Roma, 1.208 per quella di Viterbo, 1.210 per quella di Frosinone, 974 per Latina e 582 per Rieti.

Le Reti finanziate potevano essere sia territoriali, sia di filiera. Le prime contemplano la presenza, in un territorio delimitato (ad esempio, una strada), di una serie di attività di varia natura, mentre le seconde vedono l’associazione di attività economiche su strada appartenenti alla medesima specializzazione merceologica e non per forza vicine le une alle altre. Il meccanismo del bando ha previsto l’esistenza di soggetti promotori e dei soggetti beneficiari. I primi sono dei raggruppamenti di almeno 30 attività economiche su strada (esercizi di vicinato, attività artigianali, mercati rionali, bar e ristoranti, musei, cinema, teatri, attività professionali e attività economiche svolte su aree pubbliche) che hanno elaborato: programma di rete, denominazione e logo della rete. I soggetti beneficiari, invece, sono i Comuni del Lazio e i Municipi di Roma Capitale che hanno approvato i Programmi di Rete e che materialmente riceveranno il finanziamento regionale e che saranno responsabili della gestione delle somme e della certificazione e rendicontazione della spesa.

Requisiti:

Tutti i progetti di Rete devono prevedere almeno tre di queste sette tipologie di intervento: Governance della rete: manager della rete qualificato ovvero accordi con i centri di assistenza tecnica; Interventi di manutenzione e arredo dell’ambiente urbano; Azioni finalizzate alla mobilità intelligente e al miglioramento dell’accessibilità e della fruizione degli spazi pubblici interessati; Sicurezza, legalità e azioni complementari di contrasto all’abusivismo commerciale; Comunicazione, marketing, animazione territoriale, iniziative promozionali e valorizzazione delle eccellenze; Innovazione di filiera e gestione di servizi in comune rivolti alle imprese e/o ai cittadini; Azioni complementari alle politiche di sostenibilità energetica e ambientale.

La dotazione del bando è composta da risorse regionali. Il finanziamento massimo per ogni programma di Rete è di 100.000 euro – salvo per i comuni del cratere sismico della Provincia di Rieti, per i quali il massimale è raddoppiato a 200.000 euro – erogati in tre tranche rispettivamente del 30% (acconto), 50% (seconda tranche) e 20% (saldo). Gli interventi e le azioni previste all’interno del programma di Rete dovranno essere realizzati entro 12 mesi dalla data di ammissione a finanziamento.

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