«Il 29 novembre scorso è stato pubblicato sull’albo pretorio on line del Comune di Aprilia l’ultima determinazione, la numero 111 del settore Finanze, con la quale il Comune di Aprilia ha rimborsato ai legittimi proprietari le somme versate in questi anni a titolo di consumo idrico, liquidando una cifra record: ben 303.900,09 euro. Gli effetti della campagna “Sveglia” sulla trasparenza per i rimborsi idrici, continua a far registrare risultati. Questo dato mi dà molta soddisfazione: la riuscita della mia campagna informativa, che ricordo ho condotto da sola e a mie spese, ha fatto sì che i cittadini si riappropriassero di somme che appartenevano a loro, senza correre il rischio di perdere il loro diritto di riavere indietro il dovuto, poiché dopo dieci anni cadevano in prescrizione».
A partire dal settembre 2015 il consigliere comunale della lista Primavera Apriliana, attraverso una campagna pubblicitaria sui giornali e tramite affissioni, ha comunicato ai cittadini di Aprilia che a partire dal 2005 avevano cominciato a versare il corrispettivo del consumo idrico sul conto corrente del comune di Aprilia n. 11707049 intestato a servizio idrico Comune di Aprilia, ha portato a conoscenza di numerosi cittadini ignari del pericolo prescrizione, la possibilità di fare richiesta per avere indietro le somme versate al Comune, e non ad Acqualatina, per il consumo dell’acqua.
«Da un giorno all’altro, e senza che nessuno dell’amministrazione comunale li avvertisse, numerosi cittadini, circa 7000, si sono ritrovati nella condizione di aver versato “erroneamente” al Comune le bollette dell’acqua: su quel conto corrente, negli anni, si sono accumulati, 1.260.000,00 euro che, adesso, dopo questa cifra record si è ridotto ai minimi termini. Il Comune accettando quelle somme, che non hanno prodotto interessi per chi le ha versate ma ne hanno sicuramente prodotti per le casse del comune, ha commesso un illecito poiché nella fattispecie si trattava di un indebito oggettivo».
«Ho giudicato grave l’atteggiamento del sindaco, a suo tempo, poiché non aveva ritenuto necessario provvedere a comunicare ai cittadini che avevano versato “diversamente” di esercitare il diritto di riappropriarsi delle loro cifre (del resto a riportare a galla la questione dei rimborsi era stato un articolo di giornale, pubblicato da Il Messaggero a firma della giornalista Raffaella Patricelli del Messaggero), ma giudico altrettanto grave da parte del sindaco Terra non aver fornito a tutti quei cittadini che risultano fuorilegge con i pagamenti indicazioni su come regolarizzare la loro posizione».
«La corsa ai rimborsi dimostra che i cittadini hanno totalmente perso fiducia nell’operato del sindaco Terra e del Comitato che ha gestito in questi anni la lotta contro Acqualatina, costata alle casse comunali una mole di spese legali non giustificate da risultati concreti. Anzi oggi tutti quei cittadini convinti ad avviare la battaglia ideologica contro il gestore, debbono affrontare il problema di regolarizzarsi. E’ chiaro che in un sistema simile, dove ha regnato la più assoluta confusione e ambiguità – conclude il consigliere Porcelli – è lecito credere alle parole di molti cittadini, convinti a non pagare al legittimo gestore ma al Comune, che trovandosi in questa situazione temono di essere stati vittime di raggiri in tutti questi anni. Di questo il sindaco Terra se ne deve fare carico da un punto di vista morale».