L’ottimistica situazione riguardo ai finanziamenti per il risanamento delle borgate provenienti dalla regione, sta regredendo paurosamente. Il motivo di questo ritardo è possibile riscontrarlo in una proroga per la presentazione dei progetti da parte dei comuni interessanti al riassestamento delle borgate. Questo fatto comunque ha prodotto un rallentamento nella ripartizione dei finanziamenti e nella loro utilizzazione a completamento di opere già avviate che, è qui opportuno ricordarlo, è uno dei principali requisiti previsti dalla legge per stabilire la priorità nella loro assegnazione. Il non rispetto delle scadenze da parte di quei comuni che ancora non hanno presentato il progetto (ed Aprilia non fa parte di questo gruppo), potrebbe dimostrare che le altre realtà non vivono in modo drammatico il tema del risanamento delle borgate, cosa che è invece percepibile nella nostra città. Il silenzio dell’assessorato all’Ambiante riguardo a ciò, è preoccupante.
Nei primi mesi sembrava che la richiesta da parte del Coordinamento Consorzi per il rifacimento delle periferia, fosse stata accolta dalla regione. La giunta regionale, infatti, aveva pianificato il finanziamento nel triennio 2014-2016 di circa 5 milioni di euro a favore dei comuni di Aprilia, Ardea, Fara Sabina e Rocca Priora riguardo alla realizzazione di opere di urbanizzazione primaria, di cui 3 milioni sono destinati alla costruzione di una rete fognaria e di impianti di depurazione nel territorio apriliano.
Anche la richiesta per l’organizzazione di un prossimo incontro con il presidente della Regione Lazio al fine di riprendere il discorso già avviato sul risanamento delle borgate stava per essere accolta. Il 7 Luglio il Coordinamento dei Consorzi avrà un incontro con il Sindaco per riprendere la discussione sulla destinazione dei finanziamenti per le borgate.
Purtroppo la realtà è un’altra, le scelte ed i contatti con la Regione e con il Comune per cercare di intervenire nella periferia apriliana con le opere che la legge prevede, si sono trasformati da atti concreti ad intenzioni che non arrivano ad una conclusione. Le opere che erano programmate per il 2013 con il mutuo della Cassa Depositi e Prestiti, sono slittate a data da destinarsi; il caso RIDA ha messo in crisi le ipotesi di utilizzare compensazioni e ristori per opere di urbanizzazione primaria; la struttura in cemento armato realizzata per l’impianto di depurazione al Fosso della Moletta ha subito danni a causa delle piogge recenti; le varianti sui progetti delle reti fognarie a Le Salzare e a La Gogna dopo due anni devono ancora essere realizzate, per non parlare poi degli impianti di illuminazione e marciapiedi previsti in alcune borgate. Però è importante far notare il rovescio della medaglia: i cittadini sono costretti a pagare le tasse per i cosiddetti “servizi indivisibili” che, tranne per la raccolta dei rifiuti, non hanno beneficiato di nient’altro al riguardo.
L’insoddisfazione da parte del Coordinamento Consorzi è elevata; il materiale su cui potranno discutere nel prossimo incontro del 7 Luglio con il Sindaco e più avanti con la Regione, è abbastanza. In base a ciò, i membri del Coordinamento Consorzi faranno di tutto per rendere credibile e successivamente tangibile le opere per il risanamento delle borgate apriliane.
Melania Orazi