Per parlare di sanità ad Aprilia c’è un interlocutore che conosce i bisogni dei cittadini e la situazione dell’istituzione ASL.
E proprio a questo interlocutore si sono rivolti quasi tutti i candidati Sindaco di Aprilia.
Si parla ovviamente del Tribunale per i Diritti del Malato, operante all’interno della struttura di Via Giustiniano.
All’indomani della sua candidatura, fu Antonio Guido, direttore dell’Hotel Enea, a chiedere un incontro con il responsabile Claudio Frollano ed i suoi collaboratori.
Poi, nelle scorse settimane, sono stati Domenico Vulcano e Giorgio Giusfredi a voler conoscere la situazione della sanità pubblica apriliana attraverso colloqui con il TDM.
Oggi pomeriggio, inoltre, il Sindaco uscente Antonio Terra ed il candidato di Potere al Popolo Roberto D’Agostini.
“Il Tribunale per i Diritti del Malato – scrivono in una nota i volontari – si ritiene soddisfatto per il proprio coinvolgimento da parte dei politici nel definire le PRIORITÀ della nostra sanità pubblica”.
In particolare, due sono le carenze che il TDM ha voluto far presente a tutti coloro che hanno chiesto un incontro.
Innanzitutto il progetto della Casa della Salute: non si tratta di una nuova struttura, ma dell’incremento delle potenzialità dell’attuale ASL.
“Nella Casa della Salute spiegano da TDM – i cui lavori edili hanno subito l’ennesimo ritardo, devono, una volta terminati, poter essere implementati tutti i PDTA per la presa in carico dei pazienti con malattie croniche.
Con tutto ciò che serve: apparecchiature diagnostiche e personale infermieristico, Medici di Medicina Generale e Specialisti”.
L’incremento del personale, già ad oggi in grave carenza, seguirà l’altro punto prioritario nella ristrutturazione della sanità pubblica apriliana.
Ovvero la costruzione della terza ala della ASL, con un primo piano presentato dal Partito Democratico che ancora aspetta di essere eseguito.
“Auspichiamo – concludono Frollano ed i suoi collaboratori – che con chiunque sarà eletto, si possa continuare a lavorare insieme.
Con un clima sereno, costruttivo e con rispetto dei vari ruoli, così come è stato fatto negli ultimi due anni”.
di Massimo Pacetti