Screening gratuiti alla Asl, affluenza bassa degli apriliani

Il servizio non viene sfruttato dagli apriliani che rientrano nelle fasce d’età esentate da costi di prestazione. Ma via social la voce si sta spargendo

Anche sulle prestazioni sanitarie gli apriliani si affidano ai social network.

Secondo quanto riportato dai volontari del Tribunale per i Diritti del Malato, pochi cittadini (meno del 50% in alcuni casi specifici) sono a conoscenza delle prestazioni gratuite che la Asl di Via Giustiniano eroga per tre tipologie di screening.

O almeno non lo erano finché una signora, sottopostasi all’esame gratuito, non ha elogiato la prestazione ricevuta via social.

La sua recensione ha spinto oltre 50 persone, a detta dei medici deputati ai controlli, a presentarsi nei giorni immediatamente successivi alla condivisione online.

Ogni tanto – commenta il responsabile del TDM Claudio Frollano – qualcuno scopre che anche nel Servizio Sanitario Regionale le cose possono funzionare.

E funzionano ancora meglio se il personale preposto ci mette anche il cuore.

Dunque ora in tanti sanno che alla Asl di Aprilia vengono effettuati gratuitamente gli esami della mammografia (età 50-69, esteso fino a 74 con accesso spontaneo), il pap-test (25-64 anni), ricerca del sangue occulto fecale (50-74 anni).

Un grazie a nome di tutti i cittadini – prosegue Frollano – a quei medici, infermieri e responsabili di questo importante servizio di prevenzione e sorveglianza sanitaria.

Il loro impegno fa sì che il diritto alla salute sia accessibile a tutti.

Si ricorda che per tutti è attivo un numero verde al quale rivolgersi (800 065560) nel caso di dubbi sul perché non sia stati ancora contattati nonostante si appartenga alla fascia di età interessata.

Ma anche nel caso che solo ora si decida di aderire al programma.

Va infatti sottolineato che per questi screening esistono dei percorsi decisi a livello regionale, in modo da seguire tutto l’iter diagnostico dei pazienti.

Per il momento questo percorso è attivo solo per i tre test indicati, ma il TDM è al lavoro per portare l’Amministrazione Comunale a prendere in considerazione i dati emersi dall’indagine epidemiologica e che si possa, in futuro, ampliare questi percorsi anche ad altre patologie.

Per il momento, intanto, nuovi dati positivi vanno ad arricchire la sanità pubblica apriliana.

Non è ancora abbastanza, ma almeno è qualcosa.

di Massimo Pacetti

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