Giusto una settimana fa l’ANPI scendeva in piazza, accompagnata da altre realtà cittadine, per fare appello allo spirito di inclusione degli apriliani.
Due giorni fa, però, un nuovo episodio di violenza, seppur di gravità minore rispetto a quello di fine luglio, ha riportato la nostra città al centro della cronaca nazionale.
I tre ragazzi che hanno colpito un camerunese sparando con un fucile ad aria compressa hanno destato lo “sconcerto” della sezione apriliana dell’Associazione Partigiani, che hanno voluto fare un doppio appello, alle Istituzioni e agli apriliani.
Alle forze dell’ordine la sezione “Vittorio Arrigoni” chiede
chiarezza sulle effettive volontà dei responsabili.
Sia per quanto riguarda il possesso di armi pericolose e illegali, sia per quanto riguarda l’inaccettabile tentativo di banalizzare il reato con il rassicurante refrain dell’accidentalità.
Ai propri concittadini, invece, viene ribadito l’appello fatto all’indomani del tragico inseguimento mortale del mese scorso:
Restiamo umani!
Un pensiero, infine, l’ANPI lo dedica a tutta la comunità camerunese, colpita da questo gravissimo episodio:
L’ANPI, condannando con fermezza la violenza vigliacca, è vicina alla Comunità Camerunense del Lazio e al suo Presidente Mani Ndongbou Bertrand H.
Al quale ci lega un forte sentimento di amicizia e di condivisione di una comune battaglia culturale per la Tolleranza e la Pace fra i popoli.
No alla Intolleranza e all’odio!
Si alla solidarietà e alla cultura!
di Massimo Pacetti