Dal movimento civico di centrosinistra arriva l’ennesima voce a sostegno dell’ipotesi di una partecipazione del Comune di Aprilia all’annunciata asta per l’acquisizione del Teatro Europa, struttura oggi assegnata in gestione e, comunque, punto di riferimento per la cultura dell’intera provincia, trattandosi di uno dei teatri con maggiore capienza in area pontina (con suoi 990 posti a sedere).
I due consiglieri della lista Giusfredi, l’ex candidato sindaco Giorgio Giusfredi e Davide Zingaretti, chiedono che la politica affronti con un confronto franco e in luogo pubblico il “caso” del teatro. “Chiediamo – sostengono – la convocazione della Commissione Cultura per trattare dell’ipotesi di acquisto del Teatro Europa. A marzo, la struttura salvata dall’abbandono e oggi gestita con passione dalla famiglia Iorillo, andrà all’asta. Per Aprilia, il Teatro Europa rappresenta l’unico teatro cittadino appetibile per le compagnie teatrali nazionali. Con oltre 900 posti è ai primi posti tra tutti i teatri del Lazio, compresi quelli della Capitale. Nel corso di questi anni di gestione, ad Aprilia il cartellone del Teatro Europa si è arricchito di personalità della cultura e ogni anno viene promossa la rassegna a cura dell’Atcl. Il Teatro Europa è posto al centro della città in corso Giovanni XXIII in un’area quindi strategica per i servizi di tipo culturale e di spettacolo. Le altre strutture teatrali programmate dal Comune, e tra l’altro non ancora operative, come il polo culturale del quartiere Toscanini o la ristrutturazione del teatro dell’ex Claudia, sono decentrate e comunque con numero di posti non proporzionali ad una città di 70mila abitanti. La commissione cultura, commissione preposta, servirà a discutere del problema e di come quest’amministrazione intende promuovere le attività culturali della città di Aprilia. L’eventuale acquisto del teatro non avrebbe ripercussione alcuna sulle casse comunali perché il costo dell’affitto andrebbe a ripianare completamente le spese di un eventuale mutuo. In ogni caso si rende necessario un punto fermo: che l’amministrazione all’unanimità stabilisca un vincolo urbanistico su quell’area. Qualsiasi decisione verrà assunta in commissione deve essere chiaro a tutti i privati che quell’area è e sarà per sempre vincolata a servizi teatrali e culturali”.