Terremoto, un anno dopo: la situazione nel Lazio

Il Presidente della Regione Zingaretti ha partecipato alle commemorazioni per le vittime del terremoto di un anno fa. Il punto sulla ricostruzione

È già passato un anno dal tremendo terremoto che ha scosso il centro Italia il 24 agosto del 2016.

Ieri è stata una giornata di commozione e commemorazione, in ricordo delle tante vittime di quel terribile giorno.

Ad una di queste ha partecipato anche il Presidente della Regione Nicola Zingaretti, il quale ha voluto mandare un messaggio di speranza a chi ha vissuto qui momenti di paura:

“Oggi è il giorno del ricordo, il momento per stringerci ai nostri concittadini e alle famiglie che stanno tornando qui dove sono nate e cresciute.

Restituiremo nuova vita a questa terra.

Non è solo un impegno di governo, ma un impegno etico prima di tutto.

Oggi tra Amatrice e Accumoli abbiamo consegnato oltre 500 case, entro fine mese saranno oltre 600.

E intanto riprendono ad aprire le attività commerciali.

La strada è ancora lunga, ma la cosa importante è che una giornata drammatica come quella di oggi sia insieme la giornata del ricordo ma anche della voglia di non mollare.

Perché è questo che tiene accesa la speranza“.

Il punto sulla ricostruzione

Lunedì scorso lo stesso Presidente Zingaretti ha partecipato alla conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi sul tema della ricostruzione post sisma.

Questi i dati che riguardano la nostra Regione:

“Gli obiettivi sono stati chiari.

Il primo è stato permettere ai cittadini di tornare a vivere in quei luoghi anche prima della ricostruzione.

Da qui la scelta di riavviare gli allevamenti e di riprodurre i villaggi riportando la vita nei luoghi delle frazioni crollate a causa del sisma.

Questo ha portato in questi mesi nella nostra regione a realizzare la parte per gli allevatori,

Ben 144 cantieri, tutti conclusi, per le stalle e 42 residenze per gli allevatori.

Sono stati realizzati 33 villaggi già consegnati per le residenze e le abitazioni.

Alcuni molto piccoli, addirittura di 6 o 10 casette; altri più grandi, per circa 511 case consegnate ai Comuni.

Che diventeranno 614 per la fine del mese, su una domanda complessiva di circa 700 soluzioni abitative.

Ringrazio il presidente Gentiloni e Vasco Errani perché la ricostruzione con queste modalità non ha precedenti nella storia lunga e drammatica dei terremoti del nostro Paese.

Se contiamo il 18 gennaio, possiamo dire che dopo alcuni mesi nel suo impianto è conclusa.

E permetterà la ricostruzione non solo della residenzialità privata, ma di tutto l’apparato pubblico.

Abbiamo consegnato 52 attività commerciali su un totale di 90, contiamo di completare tutto entro poche settimane.

Sull’avvio della gestione delle macerie c’è stata attenzione massima con gare controllate per la rimozione dell’amianto, per evitare errori commessi in passato.

E con tonnellate di macerie segnate dall’amianto rimosse.

Siamo a oltre 100 mila tonnellate di macerie su aree pubbliche, circa l’80 per cento delle macerie pubbliche.

Sono a questo punto avviate totalmente le gare per la rimozione delle macerie private.

Compreso il viale principale del Comune di Amatrice, che contiamo in poche settimane di riaprire in modo parziale.

Adesso deve entrare nel vivo quella fase di ricostruzione che sarà impegnativa e difficile”.

di Massimo Pacetti

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