Torna l’ora legale: i pro e i contro

Come ogni anno torna l’ora legale e con lei la querelle sui pro e i contro…

Un quarto della popolazione mondiale vive in paesi che adottano l’ora legale, sinora pochissimi studi hanno esaminato il suo impatto sulla fisiologia e sul comportamento. Per restare sincronizzato con l’ambiente, l’orologio biologico interno si basa sulla luce naturale e pertanto risente notevolmente del repentino cambiamento dell’orario dell’alba.


Gli studiosi hanno scoperto che il ritmo sonno-veglia non si adatta facilmente al passaggio all”ora legale. Il cambiamento influisce negativamente soprattutto sulle persone con cronotipi spostati in avanti, che tendono cioè a coricarsi e ad alzarsi più tardi.

Tra i vantaggi innanzitutto il risparmio energetico, ma anche la possibilità di godere più a lungo delle giornate con l’arrivo della bella stagione.

Un po’ di storia

Nel nostro Paese però dal 1916 in poi l’ora legale fu ripristinata e soppressa più volte. Durante la creazione della Repubblica Sociale (1943-45) ci fu addirittura una sfasatura dell’applicazione dell’ora legale fra il Nord e il Sud del Paese (per alcuni mesi nel 1944 fu in vigore solo nella Repubblica di Salò), finché a partire dal 1966 entrò in vigore con continuità e dal 1996 fu adottata con un calendario comune in tutta Europa.

Funziona?

Non tutti oggi concordano sull’utilità dell’ora legale; ciò che risparmiamo sulla bolletta con un minore utilizzo dell’illuminazione (sempre più efficiente) è vanificato dalla moltitudine di apparecchi elettrici ed elettronici che divorano energia indipendentemente dalle ore di luce, o che anzi tendono a rimanere accesi per più tempo (condizionatori d’aria in primis).

Anche per questo c’è chi propone di abolire l’ora legale: la questione però in Italia, come in altri Paesi, è diventata oggi di competenza dell’Unione europea.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *