Un sit-in in via Emilia questo pomeriggio.
A partecipare all’incontro fra residenti ed istituzioni, l’Assessore ai Lavori Pubblici Mauro Fioratti Spallacci, la consigliera Ornella Pistolesi e l’Ing. Costantino. I residenti, comprensibilmente irritati, hanno fatto appello alle istituzioni locali e all’Ing. in relazione a due grosse faccende che destabilizzano il vivere quotidiano: in primis la situazione allagamenti riguardante via Emilia. Nella piovosa invernata appena trascorsa per ben tre volte i Vigili del Fuoco sono dovuti intervenire per consentire all’acqua di defluire regolarmente nonostante una pompa montata proprio per evitare l’affiorarsi di queste pericolose circostante; secondo poi, su via dei Mille, qualche anno fa, è stato montato un cancello per permettere alle ruspe di entrare nel campo nel periodo in cui si stava realizzando l’impianto di vapotraspirazione. Attualmente tale cancello è in disuso e ricoperto di erbacce tra le quali si accumula una certa quantità di immondizia e con la pioggia il tutto scorre verso via Emilia. Inoltre durante le pesanti ondate di maltempo e le fogne di via dei Mille incapaci di trattenere una simile quantità di acqua, è molto probabile che la stessa via Emilia si allaghi.
Il sopralluogo di oggi è servito all’Assessore e all’Ing. per capire come intervenire e quali possono essere le probabilità di riuscita di un nuovo intervento: “Dobbiamo analizzare prima il problema ed in seguito trovare una soluzione – ci racconta l’Ing. Costantino – ma solo dopo un accurato studio possiamo architettare un progetto. E’ necessario quindi capire come avvengono gli scarichi e come tra di essi sono collegati e tuttavia dove tutt’oggi defluiscono le fogne. Probabilmente, per un’analisi accurata, occorrerà scavare. Il problema nasce dal fatto che la strada di via Emilia è al di sotto del livello medio delle fogne e quindi è chiaro che si creino questi inconvenienti; il nostro intervento sarà quello di ristabilire la pendenza naturale.”
La situazione descritta dall’Assessore ai Lavori Pubblici, Spallacci, è in stretta correlazione con quanto descritto dall’Ing., focalizzando però l’attenzione anche verso un altro problema, la carenza di personale del settore tecnologico: “La sezione del tecnologico conta oggi circa 15 operari, alcuni prossimi alla pensione; i mezzi che utilizzano sono datati 1980, è possibile trovare gli stessi più dal meccanico che in strada. Inoltre ribadisco che le responsabilità di 15 persone devono coprire un vasto territorio di oltre 70 mila abitanti e al momento l’amministrazione non ha la possibilità di arricchire la compagine con nuovo personale. Dovremmo forse richiedere aiuto all’esterno? Faremo tuttavia un ulteriore sopralluogo insieme all’Ing. Costantino per constatare effettivamente il disagio che i residenti provano nel momento di maggiore incidenza metereologica. Il tratto fognario è già stato duplicato, ma per realizzare il doppio tratto di fogna e rendere la stessa capace di trattenere le acque chiare e quelle scure in tutta via dei Mille fino all’imbocco su via Aldo Moro, diventerebbe questa una spesa insostenibile. La città è cresciuta a dismisura e la rete fognante è incapace di trattenere una vasta quantità d’acqua che dal centro di Aprilia defluisce tutta verso il fosso Leschione ed inevitabilmente accade che l’acqua fuoriesce.
Il progetto, riguardante l’impianto di vapotraspirazione realizzato nel campo dell’Ex Cral con annessa pompa che ha il compito di aspirare l’acqua in eccesso, ha in parte raggiunto il suo obiettivo e questo lo si nota anche dalle dichiarazioni dei residenti, ma probabilmente ciò non è bastato. A volte capita infatti che la pompa vada in avaria: le fogne che sfilano sotto il suolo sono di origine mista (acque chiare e scure) e quindi di conseguenza può accadere che la stessa interrompa bruscamente il suo meccanismo. Quando ciò accade è impossibile evitare un nuovo allagamento della via: infatti nella stagione invernale oramai trascorsa siamo dovuti intervenire per tre volte. In seguito ad un’accurata analisi è possibile sostenere l’ipotesi di realizzare un ulteriore bypass; i criteri per risolvere il problema sono diversi, andremo per tentativi per migliorare la situazione, ad esempio allacciare le fogne alla vecchia linea che passa sotto via delle Margherite per sfociare poi al fosso. Via dei Mille non è più in grado di trattenere una vasta quantità di acqua, la fogna quindi trabocca e l’acqua tende verso il basso, insomma verso via Emilia. Attualmente e con le nuove norme non è più possibile realizzare tratti di fogna unici, ma vengono realizzate due linee, una per le acque chiare e l’altra per quelle scure; in passato invece erano miste. Nel vecchio centro storico la rete fognaria è quasi tutta mista; mentre nelle lottizzazioni nuove riprende perfettamente la norma vigente. E’ possibile inoltre ipotizzare che, essendo via Emilia una strada piccola, la realizzazione di una doppia linea di acque chiare lasciando questa esistente soltanto per le acque scure, ma il problema di via dei Mille rimane. E’ necessario un ulteriore sopralluogo per ipotizzare un intervento mirato.”
Melania Orazi