Una lettera alla Giunta Comunale: il Segretario Comunale, nel corso della commissione legata al caso di via Gorgona, rende noto di aver avuto un quadro della situazione solamente all’inizio del mese di ottobre, ovvero nell’ultimo Consiglio Comunale. Una responsabilità, quella del controllo preventivo, spetta “al Dirigente proponente, il mio controllo è successivo. caso cambia in caso di atti di indirizzo, ma non è questa la casistica”.
Tante le questioni sollevate da Roberto Boi, presidente della Commissione Trasparenza, nel corso della commissione convocata in mattinata. “Tra delibera ed ordinanza non c’è correlazione: il privato, dopo aver proposto l’ampliamento, ha fatto ricorso al TAR circa le spese a suo carico. L’ordinanza nasce su un presupposto diverso: riconosciuta una situazione di pericolo su quella strada, il Sindaco ha ritenuto di produre un’ordinanza per i lavori in merito“. Della sentenza, su sua ammissione, non era a conoscenza nemmeno il Comandante della Polizia Locale. L’Assessore Fioratti Spallacci, invece, invoca chiarimenti circa l’importanza della sentenza: di fatto, si sapeva della sentenza ma non dell’importanza della stessa.
Se le cose funzionano così, funzionano male. Se non fosse uscito in Consiglio Comunale, la spesa sarebbe stata affrontata. Il Sindaco sapeva – tuona Nello Romualdi – e cosa ci sta a fare? Non voglio credere al fatto che delibera ed ordinanza sono scollegate. Stiamo cercando di salvare qualcosa. Se ci sono problemi, vediamo come risolverli: se la ditta non viene pagata, verrà richiesto altro. Il danno erariale sta aumentando: il sistema non funziona. Siete certi dell’assenza di sentenze che non ci porteranno sotto i riflettori domani? Non è possibile che nessuno paghi mai.
Per ovviare alla situazione, la pista più accreditata resta quella di un provvedimento di autotutela: la situazione, di fatto, sembra ben lontana dalla completa risoluzione.