Difficile da definire la situazione in via Inghilterra.
Vi è chi sostiene che l’abbattimento a favore di una maggiore sicurezza per chi transita sul marciapiede, sia davvero l’unica soluzione; invece, secondo il pensiero di chi è andato a fondo a questa storia, un’alternativa è possibile trovarla e l’abbattimento è inutile.
A quanto pare, unica nota positiva della riunione è che ci sono i fondi per rimpiazzare con altri tipi di alberi quelli che saranno abbattuti. Il Comitato Quartiere Toscanini disapprova, in un certo qual modo, la realizzazione di una nuova pista ciclabile.
A detta dell’assessore Spallacci, l’errore di piantumare i platani è stato fatto 25 anni fa e, inoltre, i Platani stanno soffrendo di rachitismo perchè non hanno spazio sufficiente per crescere bene: “In questo appalto i platani che andranno abbattuti sono 72. Il progetto iniziale argomentava in primis il taglio degli alberi, ma non una nuova piantumazione, però con il ribasso tassa, è possibile che ciò avvenga. Ad esempio, il rimpiazzo potrebbe avvenire con la piantumazione di lecci, già utilizzati in città e che non hanno creato alcun problema ai marciapiedi, alle reti fognarie e quant’altro. L’apparato radicale dei lecci infatti confluisce verso il fondo, non si sviluppa in superficie, non è ramificato, queste sono le principali caratteristiche da tenere in considerazione. E’ da tenere presente anche l’altezza degli alberi: i platani arrivano ad un’altezza di 30-40 metri e sono a 6 metri uno dall’altro, una situazione di sopravvivenza impossibile per l’albero. Oltretutto gli alberi stanno soffrendo un po’ di rachitismo. I lecci sono stati piantati anche al centro di Aprilia, precisamente in via del Lauri, via degli Aranci, via degli Oleandri; il tutto comunque verrà valutato dal progettista e dalla giunta.
I fondi in possesso derivano dal ribasso tassa, ossia circa 100 mila euro, che verranno investiti anche per altre opere affini. I lavori inizieranno dopo che quelli al parco dei Mille sono terminati.”
Sembra che la soluzione dell’abbattimento sia una scelta inequivocabile: “Sì, è l’unica soluzione. – ci spiega l’assessore ai Lavori Pubblici – I tecnici comunali ed i progettisti hanno sentenziato questo tipo di ragionamento, per diversi motivi: innanzitutto il platani dovrebbero essere piantati a distanza di 15 metri uno dall’altro; secondo poi ha un apparato radicale che richiede almeno una profondità di altri 15 metri, invece si trovano a sopravvivere in uno spazietto di 60 centimetri di diametro, per questo in un futuro le radici potrebbero invadere la sede stradale. Tuttavia le radici sono troppo in superficie e la piantumazione è avvenuta sopra al cemento; infine il terreno è argilloso ed ostacola il cammino delle radici in profondità, che provengono da alberi che si trovano ad una distanza di 6-70 centimetri dalla strada, senza rispettare il vincolo di almeno 3 metri. L’errore è stato commesso 25 anni fa.”
Il Comitato Quartiere Toscanini non è rimasto pienamente soddisfatto della riunione ma la scelta di rimpiazzare i Platani è stata accolta con favore. Situazione diversa per quanto riguarda la pista ciclabile: “Durante la riunione l’Amministrazione ha presentato il proprio progetto: sistemare la parte sinistra con la pista ciclabile, per la quale il comitato di quartiere Toscanini ha speso parole di disapprovazione, essendo la stessa non collegabile con nessun altra al momento ma solo in un futuro prossimo. Per nostra grande sorpresa, gli alberi che toglieranno verranno rimpiazzati, grazie ad un fondo sorto dopo un ribasso tassa. Quello che più ci interessa è la sicurezza dei marciapiedi per il cittadini. L’opera invece che includerà la parte destra di via Inghilterra inizierà a Giugno del 2015, soluzioni che abbiamo dovuto accettare ma alla fine l’unica cosa che conta è il rimpiazzo degli alberi e la sicurezza dei marciapiedi, fattore principale richiesto anche dai cittadini durante la riunione. Il comitato non è per l’abbattimento a tutti i costi, ma se viene trovata un’alternativa che ricalca il desiderio di sicurezza, allora noi siamo favorevoli. Non siamo esperti del settore e quindi in grado di stabilire cosa sia giusto e sbagliato, questa è solo la posizione presa da parte del comitato e di conseguenza dai residenti”.
Melania Orazi