Primo Bernardi era un ragazzo di appena 16 anni quando fu mandato in Italia come addetto alla manutenzione degli Spitfire della Royal Air Force.
Ieri mattina, a 64 anni di distanza, è tornato sui luoghi che hanno ospitato le battaglie della Seconda Guerra Mondiale seguite allo Sbarco di Anzio.
La visita alla tenuta Calissoni-Bulgari dell’ex militare anglo-italiano è stata organizzata grazie all’Associazione The Factory 1944, che ha accompagnato Primo Bernardi nelle zone della tenuta che sono state il teatro di quegli scontri.
Il passaggio all’interno del museo allestito da The Factory ha riportato l’anziano signorare indietro nel tempo, anche se è difficile pensare che il ricordo di quei terribili giorni possa essersi dissolto.
Nel pomeriggio di ieri, invece, è stato accolto nella tenuta Terry Bokert, arrivato direttamente da Las Vegas.
Figlio di un pilota dei bombardieri B17 in dotazione all’esercito americano, Bokert ha visto da vicino luoghi che, probabilmente, suo padre gli aveva descritto in gioventù.
Chissà se tra le foto del museo il signor Bokert ha riconosciuto anche suo padre; certo è che le ha guardate con molto interesse.
Due storie diverse, partite da continenti diversi ma incrociatesi di nuovo qui ad Aprilia ad oltre sessant’anni di distanza.
di Massimo Pacetti