Gli agenti al comando dell’Ispettore Superiore Massimiliano Corradini (nella foto sotto), si sono accorti che i due malviventi si erano intrufolati all’interno di appositi armadi posti sotto la sommità di antenne radio-base adibite al servizio di telefonia mobile. L’episodio è avvenuto nella periferia di Aprilia, precisamente nella borgata di La Cogna.
I due, il primo incensurato classe 1981 residente a Latina, il secondo pregiudicato classe 1983 anch’egli residente a Latina ma nativo di Formia, hanno forzato il cancello di recinzione e gli armadietti metallici, al cui interno sono allocate batterie tampone utili al mantenimentoin funzione del ponte radio telefonico, in caso di mancanza di energia elettrica.
Un bottino prezioso queste batterie. Gli uomini, prima dell’intervento degli agenti, erano già riusciti ad asportarne otto, caricandole a bordo di un’autovettura, risultata poi in uno ad uno degli arrestati. Nel corso della successiva perquisizione, sono stati rinvenuti attrezzi utili a forzare i siti relativi ai ponti radio telefonici e per asportare le batterie tampone il cui valore economico sul mercato e di circa mille euro cadauna.
Venivano altresì rinvenuti diversi mazzi di chiavi e cilindri di serrature utili all’apertura degli armadi metallici dei ponti radio telefonici della zona della provincia di Latina.
Inoltre per non destare sospetto uno dei giovani arrestati indossava un giubbotto da lavoro con l’indicazione di una nota società che svolge lavori di manutenzione ai predetti ponti radio. Una strategia di “lavoro” studiata con meticolosità.
Con l’arresto dei prevenuti si è posto fine ad un annosa e grave attività delinquenziale posta in essere da qualche anno relativa al traffico illecito delle batterie tampone. Al di là dell’ingente valore economico, il furto di tali batterie crea molteplici e gravi problemi alle comunicazioni telefoniche anche ed in particolare a quelle di emergenza.
Le perquisizioni eseguite presso i domicili degli arrestati hanno permesso poi di rinvenire altre batterie tampone e materiale utile al proseguo delle indagini.
Gli arrestati su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Latina sono stati tradotti in regime di arresti domiciliari, in attesa di essere giudicati già domani mattina per direttissima.