Dopo quattro anni di attività sul territorio, il Ten. Col. dei Carabinieri di Aprilia, Andrea Mommo, lascia la Territoriale con destinazione Roma. In uno scambio di saluti con la città, ha voluto fare il punto sulla situazione sociale, criminale ed economica di Aprilia. Nelle sue parole il riassunto di quattro anni di servizio per la città.
“Aprilia è una realtà effervescente. Il primo impatto è stato positivo, è un territorio molto articolato, con un tessuto commerciale ed industriale importante. Mi hanno colpito particolarmente le potenzialità del territorio, che tuttavia soffre della mancanza di spirito aggregativo, senso di appartenenza riconducibile alle diverse origini dei residenti, fortemente legati al luogo di provenienza.
Fin dal primo giorno ho voluto dare vita a quel senso di vicinanza nei confronti della popolazione, nutrito da incontri per strada, durante le conferenze nei centri anziani e nelle scuole, trattando argomenti legati alla legalità ed alla difesa dei principi morali retti e sani.
Ho puntato principalmente sulla tutela degli anziani e delle donne, insegnando loro come difendersi da eventuali truffe o come prevenire reati come furti e scippi; per i giovani, invece, ho preferito insistere sul concetto di rispetto della legalità e sul come difendersi da fenomeni devianti come droghe, bullismo, cyber-bulling e dal fascino a volte deprecabile dei social network tratteggiando i rischi che possono discendere dall’uso poco accorto del web.
Aprilia possiede un tessuto sociale sano; un vissuto che presenta realtà sensibili ma a misura di famiglia. Pensavo di trovare delle difficoltà nel fare ambientare la mia famiglia, che invece sì è rapidamente integrata, anche grazie alle dinamiche evolutive che la città offre dal punto di vista sociale, economico e scolastiche tali da garantire opportunità e scelte sempre aggiornate ai tempi ed alle esigenze.
Prendendo invece in considerazione l’aspetto dell’ordine e della sicurezza pubblica, in questi miei quasi 4 anni di servizio, i servizi di perlustrazione sono aumentati, soprattutto nelle ore serali e notturne, mentre rapine, furti e danneggiamenti sono diminuiti. Per quanto riguarda invece il fenomeno degli stupefacenti, la presenza di ampie zone rurali favorisce lo stoccaggio in quegli ambiti piú periferici e difficilmente raggiungibili.
Lascio Aprilia pensando di aver dato il massimo per il bene della città, sia dal punto di vista umano che professionale. Ovviamente non sono io a dover giudicare il mio operato, ma i cittadini, che ringrazio per la vicinanza che ogni giorno dimostrano all’Arma dei Carabinieri.
Ritengo che la riduzione dell’indice della delittuosità sia un dato positivo per il territorio, sebbene la percezione della sicurezza sia cambiata. Difatti accanto alla sicurezza reale, che si desume dai dati del richiamato concetto di andamento della delittuosità, esiste la sicurezza percepita, intesa quale valutazione soggettiva del rischio da parte del cittadino. Quindi oggi le forze di polizia devono ancor più esprimere senso di vicinanza, visibilità ed apertura al colloquio, al dialogo e partire sfruttando il concetto di porta a porta e senza mai trascurare le esigenze che pervengono dal sociale. Aprilia è una realtà sana.”
“Il dato che lascia perplessi riguarda la nazionalità degli arrestati: al primo posto gli italiani, al secondo posto i romeni, al terzo posto balcanici. Tra i deferiti, spicca ancora una volta una maggioranza tutta italiana; al secondo posto ancora i romeni, al terzo gli asiatici, al quarto i balcanici.”
“Da subito ho adottato una strategia di apertura nei confronti del territorio: come dicevo è fondamentale il contatto porta a porta, il controllo continuo dei soggetti dediti a reati contro il patrimonio e di quelli dediti all’uso e diffusione di stupefacenti. Al riguardo, ritengo importantissimo lo strumento di controllo che ci viene garantito dalle misure di prevenzione, ma anche dall’art. 20 della legge n. 30/2007 in materia di allontanamento di stranieri per esigenze di pubblica sicurezza.
La continuità di quanto fatto sinora sarà garantita certamente anche dal mio successore, sempre nell’ottica di garantire il bene della collettività.
Il mio rammarico è forse quello di non aver avuto un contatto più assiduo con i centri anziani. Intensificare il rapporto con gli anziani è una ricchezza, il loro essere stanziali li rende osservatori privilegiati, oltre che punto di riferimento non solo per noi ma per la società tutta; i giovani, invece, vanno ascoltati con dialogo costruttivo in quanto portatori di visioni dinamiche date dalla loro natura interattiva. Elogio il lavoro dei comitati di quartiere e delle associazioni produttive, perché con la loro vicinanza hanno saputo valorizzare il mio impegno.”
“Il collega che mi sostituirà è il Magg. Vincenzo Ingrosso, che a breve verrà promosso Ten. Col.. Sulle sue qualità professionali ed umane non ho dubbi, ma non sono certo io che posso giudicarlo. Imparerete a conoscervi. Anzi l’occasione mi è propizia per esprimergli miei piùaffettuosi auguri per il nuovo incarico.”
“Non ritengo gratificante fare un confronto tra Chioggia, Gioia Tauro e Napoli, perché ogni realtà ha una sua storia ed un suo vissuto. Aprilia rappresenta un buon compromesso, presentandosi dinamica e ricca di potenzialità, in pratica è una città a misura di famiglia.
A Roma assumerò il comando del Gruppo Tutela Ambiente dell’Italia centrale.
In particolare, il comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente si occupa della vigilanza, della prevenzione e della repressione delle violazioni compiute in danno dell’ambiente sia esso atmosferico, idrico e acustico, oltre che della salvaguardia del patrimonio naturale e della tutela dell’equilibrio ecologico, comprendedo infine anche il monitoraggio del ciclo dei rifiuti ed i così detti ecoreati. Un discorso a parte riguarda infine il contrasto alle ecomafie.
L’incarico è certamente entusiasmante e dinamico anche per la dimensione territoriale, ma questo è uno stimolo a lvorare sempre con piglio costruttivo e propositivo.
Certamente l’auspicio è quello che il nuovo incarico possa portarmi ulteriori gratificazioni professionali.”
“Si, peraltro proprio nel 2011 l’allora Compagnia Carabinieri fu elevata a Reparto Territoriale”.
Ritiene auspicabile avere più uomini per il Reparto Territoriale?
“Certamente un numero maggiore di uomini e pattuglie offrirebbe parimenti una maggiore presenza sul territorio.”
La probabile chiusura della Stazione dei Carabinieri di Campoverde andrebbe a limitare e non poco i servizi da poter offrire su aree sensibili collocate vicino al borgo. Significherebbe non coprire un territorio così tanto vasto in tutte le sue sfaccettature, ma pensare che un Commissariato di Polizia possa fare da soluzione tampone potrebbe non essere la soluzione necessaria e definitiva per Aprilia; forse potenziare ancora, in prospettiva, il Reparto Territoriale rappresenterebbe una risposta in grado di aiutare la città ed i cittadini in maniera robusta.
L’ottimizzazione assoluta adottata dalla nazione in generale è un pensiero più che fondato, onde evitare spese di gestione insostenibili e legate ad esempio agli affitti, ai centralinisti, alle vigilanze delle caserme e così via.
L’Amministrazione Comunale, nel suo piccolo, cosa potrebbe fare?
Melania Orazi