“Il Consiglio Comunale, la Commissione Urbanistica e Ambiente, sembravano aver sancito un’unità di intenti nel dire no al progetto di discarica in località Santa Apollonia, tanto che il lavoro puntuale predisposto dall’assessorato all’ambiente e da quello all’urbanistica, aveva ricevuto l’apprezzamento anche da parte della minoranza. Purtroppo però una volta spenti i riflettori, il copione non cambia e nonostante l’atto politico completo votato all’unanimità, l’opposizione si lascia andare a ricostruzioni fantasiose, fuori luogo, in netto contrasto con l’unanimità di intenti dichiarata in aula e finalizzata alla difesa del territorio.
Comprendiamo che sia più facile cercare la luce dei riflettori attraverso la polemica, ma gli atti prodotti nell’ultimo mese e mezzo restituiscono chiaramente quale sia la verità dei fatti. Al netto delle polemiche strumentali e del tentativo di qualcuno di piazzare bandierine sparse senza aggiungere un solo elemento utile alle osservazioni presentate nelle sedi deputate, la nostra maggioranza ha finalmente avviato l’iter per difendere il nostro territorio, lavorando alla definizione del perimetro della campagna romana, mettendo in rilievo l’utilità per il nostro territorio degli effetti prodotti dalla sentenza del Tar relativa al decreto del Commissario Bonsignore che individuerebbe un ulteriore sito su cui progettare un’altra ipotesi di discarica. Sempre la nostra maggioranza si è fatta carico di evidenziare il paradosso derivante dal destinare a discarica un terreno adiacente un’area che andremo a bonificare con i fondi del Pnrr. Con queste considerazioni abbiamo potuto completare con elementi tecnici un documento politico, rimarcando ancora quegli elementi che a Maggio le nostre osservazioni per contrastare il progetto avevano già puntualizzato. L’evidenza dei fatti vanifica il tentativo di raccontare altro: i nostri atti, i verbali delle commissioni e la diretta dei consigli comunali, sono lì a confutare qualsiasi tentativo strumentale di capovolgere la realtà. Ed è il caso di dirlo, viva la trasparenza”.