“Progetti da far invidia ai più importanti interventi di riqualificazione urbani realizzati, non solo a livello nazionale, ma internazionale, investimenti comunali e regionali di entità mai visti, attuazione della variante di recupero ad una velocità da far invidia alle più efficienti amministrazioni del Nord Italia. Questo e molto altro emergeva dalla campagna elettorale dello scorso maggio 2023 nel corso del quale il centrodestra ha promesso interventi ambiziosi con l’avallo del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
In quei giorni, le nostre periferie vivevano giorni di entusiasmo mai visti prima, attraversate da manifestazioni elettorali di ogni tipo, dove, banditi i classici panini con la porchetta, ad essere al centro della questione vi erano i fiumi di progetti da realizzare per far rinascere le nostre periferie con un radicale cambiamento del dogma elettorale che dalla pancia passa alla mente dell’elettore.
Oggi, alla viglia dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2024 nulla di tutto ciò sembra veder luce, per non parlare della Regione Lazio che ha già approvato la sua finanziaria per il 2024, scordandosi delle nostre periferie. La storia non cambia con riferimento agli investimenti previsti dall’Ato del servizio idrico che nulla prevede di nuovo per la nostra città.
Il centrodestra ha vinto proponendo una serie di interventi nuovi e soprattutto aggiuntivi, rispetto a quelli previsti dalla passata amministrazione, perché crediamo che lo snodo politico della questione sia proprio la parola “aggiuntivi”, in quanto, con riferimento al Piano delle Opere Triennali, la riproposizione delle opere previste dall’amministrazione usciente non possono essere fatte passare per interventi propri di quella in carica.
Le promesse elettorali, si mantengono attraverso la previsioni di interventi nuovi e con la definizione delle relative risorse economiche. Di tutto ciò non si vede traccia e il centrodestra locale e reginale dimostrano di aver abbandonato un territorio che da troppi anni attende risponste che non arrivano.
Sempre maggiore è la delusione tra chi abita nella nostra vasta periferia e quello che ci auguriamo è che il prossimo bilancio di previsione sia il luogo deputato per individuare le azioni da porre in essere al fine di avviare un serio processo di riqualificazione delle periferie apriliane”.
Chiara Ruocco