Uniti per Aprilia e Fabrizio Fiorentini sulle dimissioni dei consiglieri

Uniti per Aprilia e Fabrizio Fiorentini :Ad Aprilia la mafia esiste, la Città conduce una battaglia di sopravvivenza

 

“Le notizie che arrivano dalla Magistratura appaiono inquietanti. Un connubio tra politica e criminalità che non lascia spazio ad equivoci e che non può lasciare indifferenti.

Quando siamo entrati per la prima volta in Consiglio comunale,nel 2023, con la lista Uniti per Aprilia, abbiamo promesso alla Città discontinuità vera rispetto al passato e in questa prima consiliatura abbiamo ritenuto essenziale che il tema dela legalità fosse declinato concretamente e attraverso gli organismi preposti.

Siamo arrivati perfino a dover produrre un’interrogazione al Ministro dell’Interno, vista la sottovalutazione del problema.

Per mesi abbiamo chiesto con forza la convocazione dell’Osservatorio della Legalità, denunciando lentezze e omissioni. Totalmente inascoltati.

La Lista Uniti per Aprilia nasce da un percorso chiaro e diverso, non partecipando come Lista al percorso di Amministrazione 2018/2023. In quel periodo, molte componenti della nostra lista, Aprilia verde e Movap, condussero pubblicamente la battaglia per la costituzione di parte civile del Comune nel processo Gangemi/Morgani, sostenendo la proposta di Reti di Giustizia e Frusta Politica e denunciando i ritardi nell’approvazione di quell’atto. Oggi restiamo esterrefatti nel conoscere le motivazioni di quei ritardi.

Quello che appare chiaro a tutti noi è che non è possibile andare avanti in questo modo. Pur nel rispetto della presunzione di innocenza per tutti, l’indagine della Procura è uno spartiacque storico per questa Città e deve essere aiutata e facilitata, perché ad Aprilia, basta leggere le sentenze anche recenti, non è vero che la mafia non esiste.

Consigliere Fiorentini


Per questo motivo
il Consigliere Fiorentini, in condivisione con tutta la Lista “Uniti Per Aprilia” e successivamente insieme a tutta l’assise, ha deciso di dimettersi da questo Consiglio comunale, non ritenendo possibile oggi condividere un lavoro sereno e proficuo per la Città con questa situazione.

Le prospettive non possono rimanere le stesse, perché oggi è chiaro a tutti che la battaglia che questa Città conduce è una lotta di sopravvivenza esistenziale dal malaffare e dalla criminalità.

E la politica dovrà essere all’altezza di questo compito.”

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *