Fino a 100 kg più leggera e fino al 23% più economica nei consumi
Sei generazioni di Golf, dal 1974 al 2012. Un successo che dura da 38 anni. Aggiornare senza tradire uno stile inconfondibile che resta il segno indelebile di uno dei modelli di maggiore successo della storia dell’automobile con 29 milioni di vetture vendute sino ad ora in tutto il mondo. Nonostante la casa tedesca abbia preferito continuare sul filo dell’evoluzione più che su quello della rivoluzione, la nuova
è un’auto tutta nuova con un’anima ecologica che sarà resa ancora più evidente dalle varianti elettriche e a metano che arriveranno in un secondo momento.
La settima generazione della Golf – prezzi compresi tra i 17.300 e i 26.300 euro a seconda delle motorizzazioni e degli allestimenti – riduce il suo peso di 100 kg, abbatte i consumi del 23% rispetto al modello precedente e stabilisce un nuovo record: la versione “BlueMotion”, le cui prevendite inizieranno prima delle fine dell’anno, consumerà, secondo il nuovo ciclo di guida europeo (Nedc), solamente 3,2 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 85 g/km). Le motorizzazioni al lancio saranno cinque: tre Tsi a benzina da 1.2 e 1.4 litri con potenze comprese fra i 105 e i 140 cv; due diesel (il 1.6 e il 2,o Tdi) rispettivamente da 105 e 140 cv (i consumi, in questo caso, scendono a 3,8 litri per cento chilometri). Tutte le varianti avranno in comune il sistema Start&Stop la tecnologia di frenata rigenerativa, ovvero il sistema che consente di convertire l’energia cinetica generata in fase di decelerazione in energia elettrica da impiegare per alimentare i vari servizi dell’auto, e il sistema Active Cylinder Management, cioè il Cylinder on Demand che provvede a disattivare due cilindri su quattro nelle situazioni in cui non è richiesta molta potenza, andando così a tutto vantaggio dell’ambiente e del portafogli. Per la prima volta sulla Golf viene inoltre proposta una funzione che permette di scegliere il programma
di guida preferito. Sono disponibili complessivamente quattro opzioni, che diventano cinque in abbinamento al DCC (regolazione adattiva dell’assetto): Eco, Sport, Normal, Individual e, con il DCC, anche Comfort. In particolare, con il profilo di guida Eco, il funzionamento del motore, del climatizzatore e di ulteriori gruppi
ausiliari, viene gestito nell’ottica del massimo contenimento dei consumi. Inoltre, sulle vetture con DSG la modalità Eco prevede la funzione che sfrutta l’inerzia: se il guidatore solleva il piede dal pedale dell’acceleratore il DSG “stacca” la frizione e il motore gira al regime del minimo. Per quanto riguarda la Golf 7 elettrica, dovrebbe trattarsi di un’elettrica pura che farà tesoro dell’esperienza fatta con il prototipo Volkswagen eGolf e si presenterà con la promessa di grande efficienza e piacere di guida, con un’autonomia adeguata a questo genere di veicoli.
La Golf insomma è sempre una splendida conferma pur evolvendo in continuazione.
Maurizio Bruera