Architetti in sede

Di più: un gruppo di giovani professionisti romani ha scelto di valorizzare la propria professione, dandogli un taglio marcatamente sociale.

Nel corso degli ultimi anni, la figura dell’architetto ha assunto delle connotazioni di tipo marcatamente elitario. Molto spesso il lavoro di un architetto viene etichettato come stravagante, esageratamente oneroso, autocelebrativo piuttosto che vicino alle reali esigenze del committente.

Si è dunque venuta a creare un pò di confusione circa il ruolo dell’architetto: chi è? Un tecnico o un creativo? Un dispensatore di idee i cui servigi sono un vezzo superfluo o un sapiente creatore di spazi? A riguardo, provano a fare un pò di chiarezza un gruppo di giovani architetti romani.

ARCHITETTURE CLANDESTINE nasce dall’incontro fra due giovani professionisti romani, Giordano Cioccolini e Francesca Monti, che, dopo alcuni anni di esperienze individuali come freelance, uniscono le loro strade in una fortunata alchimia tra differenti modi di concepire l’architettura (così razionale e tecnico l’uno, quanto creativa e poliedrica l’altra). Fermamente convinti che il loro lavoro non consista nell’ imporre il proprio gusto, che le esigenze (estetiche, funzionali, economiche) del cliente debbano essere il perno intorno al quale ruota il progetto, e che la vera innovazione sia “restituire l’architettura alla gente”, sperano di liberare la figura dell’architetto dalle etichette (non sempre edificanti) che gli sono state apposte nel tempo, puntando su un approccio fresco ed informale e su soluzioni d’arredo, tecniche e materiali di grande effetto, con un occhio di particolare riguardo al contenimento dei costi.

Non a caso, tra i servizi offerti dal loro studio spiccano gli “Incontri (Clandestini) di Architettura”, delle brevi consulenze private e gratuite di 30 minuti, durante i quali gli interessati riceveranno indicazioni e idee per il restyling di uno o più ambienti della loro abitazione. Fra le altre iniziative dello studio segnaliamo degli appuntamenti didattici sull’uso e il riuso dei materiali, sui complementi d’arredo, sulle tecniche di pittura e molto altro ancora.

Perchè questa iniziativa?

 Perché “restituire l’architettura” alla gente vuol dire fargli raggiungere una maggiore consapevolezza. Cerchiamo di sensibilizzare le persone e renderle partecipi dell’iter progettuale, stimolandole a conoscere i materiali e le tecniche di lavorazione, quindi la qualità dei prodotti e servizi che stanno scegliendo o che sceglieranno.

In questo preciso momento storico, in cui il “risparmio” limita la volontà ed il desiderio di rinnovare o valorizzare l’ambiente in cui si vive o si lavora, il supporto di un professionista che sia fortemente interessato a capire le reali esigenze dei propri interlocutori può essere un valido aiuto per realizzare in poco tempo e con una spesa ragionevole, il sogno di migliorare i proprio spazi vitali o lavorativi.

Di cosa si parlerà negli incontri?

 Il recupero di oggetti abbandonati nelle cantine, la capacità di rendere preziosi dei materiali considerati poveri, cambiare sapore agli ambienti ed ottimizzarne la funzionalità, sono alcuni tra gli argomenti che affronteremo negli incontri didattici, magari sorseggiando un buon thè. Saranno dei momenti piacevoli di condivisione, perchè siamo convinti che la creatività appartenga a tutti.

Avvalendoci di colloboratori esterni, la cui formazione ha luogo in ambienti teatrali, artistici e dello spettacolo, in particolar modo dell’ Arch. Germana Picchioni, illustreremo come con piccoli ma importanti espedienti, si possano dilatare gli spazi, ottimizzarli, valorizzarli; spiegheremo l’importanza dell’illuminazione e molto altro ancora.

Promuoveremo anche la nostra abilità nel “rinnovo chiavi in mano”: stabilito il budget disponibile, entreremo con la nostra fidata squadra di professionisti e in poco tempo saremo in grado di rivoluzionare un singolo ambiente o, perchè no, l’intero appartamento.