La normativa sulla certificazione energetica da luglio è cambiata ulteriormente, in quanto, nelle certificazioni dei fabbricai sono state prese in considerazione molte più discriminanti e quindi fattori tecnici rispetto alla precedente normativa. E’ stato dato maggior peso al raffrescamento estivo e soprattutto viene evidenziato il costo di gestione energetica del fabbricato.
Un fabbricato che costa meno per essere riscaldato e raffrescato è un fabbricato che vale di più dal punto di vista economico. Tutto questo perchè nei fabbricati la componentistica tecnologica o meglio, i vari componenti che vengono inseriti nelle costruzioni, è aumentata notevolmente sia a livello passivo che attivo. Le coibentazioni dei muri hanno assunto sempre nuovi attori che hanno portato una grande varietà di materiali e tecnologie costruttive con cui può essere coibentata una parete o un solaio (o tetto).
I metodi ed i materiali che prima erano utilizzati in modo costante e continuo ora si sono diversificati e per fare la medesima lavorazione edile esistono molti materiali e molti sistemi di realizzazione a seconda dello scopo ultimo.
Fino a circa 10 anni fa per fare un intervento (esempio le tramezzature) esisteva una sola strada, e la si percorreva a prescindere dal fatto se era più o meno corretta a livello sia tecnico che lavorativo e questo avveniva anche, o soprattutto per mancanza di alternative tecniche e quindi di materiali.
Ora le alterative per fare la medesima cosa sono molte a partire dai materiali per la realizzazione delle tamponature interne: gasbeton, cartongesso, laterizio forato, laterite, poroton. Tutti materiali ottimi, ognuno di questi eccelle se utilizzato in determinati ambienti al fine di rispondere a specifiche esigenze.
Stesso discorso ad oggi lo si può fare con i sistemi energetici attivi, il mercato dei produttori di materiale impiantistico prolongono per fare la medesima cosa una grande quantita di alternative. Partiamo dalla cosa più banale e sempre presente all’interno di una casa: la caldaia. Questa è sempre presente poichè in tutte le case si fa uso di acqua calda sanitaria e termica e sulla base della temperatura di acqua calda termica che voglio avere e alla quantità di acqua di cui necessito, sceglierò il sistema per scaldarla. Di seguito le principali tipologie di caldaie:
Gli scaldacqua a pompa di calore funzionano utilizzando un fluido frigorigeno che, mediante cambiamenti di stato e cicli di compressione ed espansione, è in grado di prelevare il calore dell’aria e di cederlo all’acqua sanitaria per portarla da 10-15°C fino a circa 60 °C (temperatura di stoccaggio nel bollitore). L’energia elettrica consumata dalla caldaia a pompa di calore per questo processo è soltanto quella che serve a far funzionare il ventilatore che cattura l’aria e il compressore che movimenta il fluido frigorigeno nel circuito.
Le caldaie a condensazione, alimentate a metano, sono caldaie caratterizzate da un alto rendimento termodinamico, le quali raggiungono valori anche superiori al 100% del potere calorifico inferiore del combustibile utilizzato, grazie al fatto che recuperano il calore latente di condensazione del vapore acqueo contenuto nei fumi della combustione che invece nelle caldaie tradizionali viene convogliato verso l’esterno. Le caldaie a condensazione si caratterizzano anche per una conseguente riduzione delle emissioni di ossidi di azoto e delle loro miscele (NOx) e di monossido di carbonio (CO) e quindi per un minor inquinamento atmosferico.
Questa è differente da una stufa a pellet, in quanto la stufa è concepita per riscaldare una stanza di cubatura piccola, media. La caldaiaa pellet è un vero e proprio impianto di riscaldamento alimentato da combustibile naturale proveniente dagli scarti della lavorazione del legno.
Sono quelle che usano come combustibile la legna e sono utilizzate specialmente da chi abita in zone dove la legna è facilmente reperibile e che hanno possibilità e spazio per il suo stoccaggio e non abitano in condomini, a livello di funzionamento è il medesimo di una caldaia tradizionale.
Sono tutte quelle caldaie che sono alimentate da residui provenienti da coltivazioni agricole e dalla deforestazione e da attività industriali della lavorazione del legno e della carta, gli scarti di origine biologica, la legna che si può ardere, i rifiuti di tipo urbano.
Con implementazione di valvole miscelatrici a tre vie e sonde termiche è possibile combinare le diverse tipologie di caldaie sopra elencate con un impianto solare termico il quale potrà essere utilizzato da supporto per abbassare la temperatura del circuito di ritorno della caldaia durante i mesi invernali, oppure durante i mesi estivi come vera alternativa alla caldaia.
Le più versatili a lavorare in modo combinato con il solare termico sono le pompe di calore, per via delle temperature massime di esercizio. Possono essere utilizzate sia in nuovi che nei vecchi edifici ed in particolare rappresentano una valida integrazione ai pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) o per il riscaldamento.La combinazione tra impianto solare termico e caldaia riduce il consumo di energia degli impianti senza rinunciare al comfort, grazie a un sistema per l’ottimizzazione dell’energia solare, permette un ulteriore risparmio facendo lavorare in team l’impianto solare e la caldaia, così da assicurare lo stesso comfort in qualsiasi condizione climatica. (per saperne di più su questo argomento potete leggere l’articolo “Risparmio energetico attivo e passivo”).
Come descritto i sistemi per avere l’acqua calda all’interno di un’abitazione sono molteplici, tutti efficienti ma non tutti però implementabili. Questo perchè non per tutti è semplice od economico reperire la legna per la “caldaia a legna” o gli scarti per la “caldaia a biomassa” mentre per gli altri sistemi la situazione è più agevole a livello di reperimento del combustibile primario. La caldaia che più è confacente alle nostre esigenze è quella che ci permette di avere il combustibile per alimentarla nel modo più semplice ed economico ed allo stesso tempo risponde sia alle caratteristiche del nostro impianto di riscaldamento e sia ai carichi termici della casa in cui viviamo. Nel prossimo articolo si parlerà dell’abbinamento tra le diverse caldaie e i diversi sistemi di distribuzione del calore.