Bisogna saper scegliere il prodotto giusto e leggere bene le etichette che riportano la composizione e le caratteristiche di ogni tipo di vernice
Se i muri potessero scegliere le pitture ideali, di sicuro sceglierebbero quelle naturali. Il motivo? Sono più sane ed ecologiche, con una migliore resa cromatica e con meno problemi di manutenzione. Ma soprattutto sono traspiranti. E ogni pittura dovrebbe esserlo. Solo in questo modo l’aria viene filtrata naturalmente, si regola l’umidità e si previene la formazione della muffa. Se la parete non traspira abbastanza c’è qualcosa che non va. La casa ne risente, insieme ai suoi abitanti. Bisogna saper scegliere il prodotto giusto e leggere bene le etichette, che riportano la composizione e le caratteristiche di ogni tipo di vernice.
In Italia il consumo di vernici e pitture è di circa un milione di tonnellate all’anno, da cui evaporano circa 400mila tonnellate di solventi. Non solo vengono respirati negli ambienti chiusi, ma sono gli stessi che partecipano alla formazione dello smog fotochimico, oltre che all’inquinamento delle acque quando vengono scaricati.
I vantaggi delle pitture naturali ecologiche rispetto a quelle di origine petrolchimica sono numerosi:
innocuità nelle fasi di produzione e di utilizzo, biodegradabilità e rispetto degli ecosistemi, utilizzo di materie agricole in esubero, compatibilità con le architetture murali, resistenza all’umidità e ai sali, possibilità di applicazione su intonaco fresco, invecchiamento “nobile” e gradevole esteticamente, alta resa e resistenza nel tempo, varietà di toni e ampiezza cromatiche rispetto all’appiattimento di colori acrilici convenzionali.
Fino a qualche anno fa la clientela si accontentava della dicitura “pittura o vernice ad acqua”, che per molti era sinonimo di prodotto atossico e naturale.
Ovviamente non è così e non bastano più queste semplici parole. Oggi la nuova direttiva europea ha imposto nuovi limiti sulla concentrazione di solventi in vernici e idropitture murali: si abbassa quindi a 30 grammi per litro la nuova soglia di tolleranza.
Anche se nella maggior parte delle idropitture murali disponibili sul mercato continuano ad essere presenti non solo i solventi, ma anche resine sintetiche, biocidi, conservanti, plastificanti pericolosi per la salute e per l’ambiente. L’importante è sapere che utilizzando pitture naturali non si hanno benefici solo per quel che concerne l’atossicità e la biodegradabilità ma garantiscono un effetto benefico sulla salubrità degli ambienti e danno garanzie anche sul piano tecnico della curabilità, in quanto non sono soggette a distacco per pressioni del vapore che transita dall’interno verso l’esterno della muratura.