“Notte di lacrime e preghiere….” cantava Antonello Venditti in quella che è ormai da anni la colonna sonora di molti maturandi, una notte caratterizzata da paura, ansia, insonnia, irascibilità, tutti stati d’animo che vanno ad incidere negativamente sia sull’attenzione che sulla capacità di memorizzare.
Per superare questa fase sono 5 gli aspetti su cui bisogna focalizzarsi secondo la psicoterapeuta Paola Vinciguerra, presidente dell’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap).
”L’anno di studio sulle spalle, il caldo e la paura di affrontare una prova carica di significati ed aspettative rendono difficile la concentrazione ed accrescono l’ansia di fallire proprio alla battuta d’arrivo”
, spiega Vinciguerra.
1) Ripetere ad alta voce, meglio se in gruppo, permette di confrontarsi e registrare le informazioni in maniera più duratura. Inoltre, la collaborazione con i compagni stimola l’apprendimento e lascia scivolare via il senso di inadeguatezza.
2) Riassumere per iscritto e fare mappe concettuali, permette che il processo di apprendimento sia più profondo ed emerga in modo associativo nel momento in cui siamo messi alla prova.
3) Simulare la prova d’esame potrebbe permettere di non trovarsi impreparati rispetto a ciò che avverrà praticamente.
4) Verificare la preparazione utilizzando ad esempio le tracce degli esami precedenti, provando a svolgerle.
5) Mantenere costanti le ore di sonno poiché la fase REM è indispensabile per l’elaborazione delle informazioni acquisite durante le ore passate a studiare. Non dormire meno di 8 ore ma non più di 9. Inoltre, mantenere un’alimentazione sana e fare attività fisica permette di migliorare le proprie perfomance.
Agilità fisica uguale agilità mentale: i dati che portano a tale affermazione provengono da molteplici studi, in cui è stato dimostrato che praticare esercizio fisico con regolarità aiuta la produzione di “BDNF”, una proteina nel cervello indispensabile per la creazione di nuovi neuroni e sinapsi, mentre altre ricerche hanno evidenziato che la forma fisica degli studenti può essere un eccellente fattore di previsione delle prestazioni scolastiche, dato che gli studenti in migliori condizioni fisiche generalmente punteggi più elevati nei test scolastici.
Alessia Locicero