Alimentazione estiva contro la stanchezza

Frutta e verdura di stagione, proteine e carboidrati

nelle giuste dosi per affrontare al meglio caldo e umidità

Silvia Petrianni

 

L’estate è una delle stagioni più attese ma può diventare un disastro se non si riesce a combattere il senso di spossatezza provocato da afa e umidità. La stanchezza è utile per regolare il ritmo della vita, ma quella che, per alcuni, in estate diventa cronica è, quasi sempre, indicatore di uno squilibrio tra consumo e ricariche di energie. Per questo, il primo e più importante rimedio per ovviare a questo disagio è sicuramente l’alimentazione. Le regole base dell’alimentazione estiva sono due: energia al mattino e cena leggera la sera. Sono in tanti ad avere la cattiva abitudine di iniziare la giornata solo con un caffè. Non c’è niente di più sbagliato, perché per rendere e mantenere attivo il metabolismo una delle regole è proprio quella di fare una colazione abbondante e con prodotti sani. Caffè o tè vanno benissimo perché la caffeina è un ottimo attivatore del metabolismo ma non basta, insieme a essa bisogna garantire un apporto proteico, attraverso  latte o  yogurt parzialmente scremati, cereali integrali per la ricchezza di fibre e di sali minerali, una manciata di frutta secca che agisce sul controllo dei grassi nel sangue, e un frutto fresco di stagione.

A metà mattinata basta un frutto, mentre a pranzo il pasto corretto è costituito da un piatto unico in cui ritrovare carboidrati e proteine e verdura. I legumi sono l’ideale, associati a un’insalata cruda. La stessa insalata, però, può essere gustata invece con un affettato magro o un uovo sodo e una fetta di pane integrale. La pizza può essere mangiata una volta a settimana, meglio se a pranzo e se condita con un formaggio di qualità, per questioni legate alla digestione. Il pasto deve essere terminato sempre con un frutto fresco di stagione o una macedonia fatta macerare con del limone. Anche a metà pomeriggio un frutto o uno yogurt magro. Arrivati all’ora serale, è necessario preparare una cena leggera non tanto per la forma quanto per la salute del sonno. Infatti, un pasto troppo pesante fatto qualche ora prima di andare a dormire può creare disturbi legati a quest’attività, con ripercussioni sullo stato stanchezza il giorno seguente. Ancora né carboidrati, né proteine, né fibre devono essere trascurate nella preparazione del piatto. Vanno bene tutte le verdure ma meglio se cotte e, sempre, di stagione. Per la sera è meglio il pesce della carne, soprattutto il pesce azzurro, consigliabile almeno una volta a settimana per l’alto contenuto di Omega (grassi buoni) e perché più facilmente digeribile. In tutto questo, non bisogna dimenticare di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Esiste, poi, quella che viene denominata la “vitamina anti-stanchezza” ed è la B1. Detta anche tiamina, ha il compito  di aiutare la metabolizzazione di carboidrati e amminoacidi, che vengono trasformati in energia, ed è importante anche per la salute delle cellule nervose. È contenuta in grosse quantità in semi, legumi e cereali integrali; in particolare neri germi di grano, nel lievito di birra, nel prosciutto crudo, nelle noci di macadamia e nelle lenticchie. Per il fatto che non viene immagazzinata dall’organismo, quest’ultimo ne necessita di un continuo assorbimento, spesso contrastato, però, da abitudini come l’assunzione di elevate dosi di tè e caffè, molluschi crudi, alcool, diuretici, estrogeni e dal tabacco. In generale, i dolci possono peggiorare la sensazione di stanchezza. Sono i carboidrati semplici in essi contenuti a determinare un innalzamento del livello di insulina nel sangue, quindi un abbassamento del tasso di glicemia e, così, tutti i sintomi della spossatezza. Per questo, in estate è bene abituare  i bambini a fare merenda  con alimenti diversi da quelli tipicamente invernali come cioccolata, merendine e biscotti farciti. Ad aiutare nel frenare tutti i sintomi della spossatezza ci sono diversi integratori naturali. La Damiana, per esempio, è consigliata come tonico stimolante da assumere nella prima parte della giornata. Il ginseng agisce sul tono e sull’umore, mentre il guaranà ha un effetto eccitante. Un corpo stanco è anche più a rischio per quanto riguarda la contrazione di malattie virali, anche d’estate, per questo la papaia fermentata può essere un buon rimedio per rinforzare le difese immunitarie. Il senso di fatica è, ovviamente, aumentato dal fatto che si sudi molto, espellendo molti sali minerali. In questo senso è utile il succo di aloe pura, che ne contiene in grandi quantità. Infine, ci sono anche i rimedi dei centri benessere, come l‘aromaterapia. Esistono, infatti, diversi oli essenziali che favoriscono la ripresa energetica: è il caso di lemongrass, angelica, il pompelmo, il rosmarino, la melissa, e la menta.

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