Cellule staminali vegetali per un viso sempre giovane
Trattamenti con cosmetici specifici permettono di riparare i tessuti danneggiati dall’invecchiamento
Negli ultimi anni nell’ambito della ricerca scientifica si è sentito molto parlare di cellule staminali e della loro eventuale applicazione in campo medico ed estetico per rigenerare tessuti e riprodurre organi del corpo. Tuttavia la possibilità di utilizzare cellule staminali embrionali di origine umana è stata attualmente bloccata per motivi etici, religiosi, legali che ne possono conseguire.
Ma le ultime ricerche scientifiche hanno focalizzato l’attenzione sull’utilizzo delle cellule staminali di origine vegetale.
Pur essendo diverse da quelle animali, le cellule staminali vegetali hanno numerosi elementi di somiglianza. Caratteristiche e proprietà comuni, che se analizzate e studiate attentamente, rappresentano una rivoluzione in campo medico ed estetico. Sono impiegate soprattutto nel campo dell’estetica e nei trattamenti di ringiovanimento e riparazione della pelle e dei tessuti danneggiati dall’invecchiamento fisiologico, nonché da fattori esterni.
Con l’età le cellule staminali che danno luogo al rinnovamento cellulare “si addormentano” in una sorte di catalessi poiché non vengono adeguatamente sollecitate a generare nuove cellule, come accadrebbe per esempio nel caso di una ferita. Comunque, anche se “sopite”, il loro potenziale di rigenerazione rimane inalterato. Ed ecco che entrano in gioco le cellule staminali vegetali che vengono definite totipotenti, cioè capaci di riparare ogni tipo di tessuto, perché a contatto con la pelle creano processi di rigenerazione cutanea continua.
In ambito vegetale esistono le Fitoendorfine, molecole che applicate alla pelle ne stimolano la vitalità, la rigenerazione e la funzionalità e svolgono un ruolo importante nel rinnovamento del patrimonio cellulare della cute, sia da un punto di vista numerico che funzionale, in particolare quando la pelle è invecchiata, danneggiata dal sole e dall’inquinamento.
In natura, per esempio il fiore di loto, già simbolo di creazione e rinascita per gli egiziani, permette di estrarre con una tecnica biologica unica e senza manipolazioni genetiche le cellule staminali pure, adatte perciò alla nostra pelle: una concentrazione elevata di molecole attive per una straordinaria rigenerazione cellulare.
Le cellule staminali vegetali attive, aiutano più specificatamente la proliferazione delle cellule staminali della pelle, delle cellule epidermiche e del derma grazie alla loro capacità di stimolare la riproduzione cellulare, di proteggere le cellule della cute dai danni da ossidazione e di ritardare il processo di senescenza cellulare. In questo modo contribuiscono alla vitalità e alla longevità della pelle, ritardandone l’invecchiamento e la comparsa di rughe.
Maria Adamo