Il Qi Gong
Favorendo la circolazione delle energie all’interno di canali situati nel corpo, gli esercizi migliorerebbero le funzioni degli organi vitali
Il Qi-gong è una disciplina cinese che punta al benessere psicofisico della persona attraverso il controllo del’ energia interna, definita come il Qi.In cinese si può tradurre come “aria” o “spirito”, in un concetto che si avvicina al “pneuma” dei greci e si riferisce alle energie fondamentali dell’universo, di cui fanno parte la natura e le funzioni della mente umana ed è visto come la forza che origina le funzioni fisiche e psicologiche. In Oriente le pratiche legate al Qi-gong vengono sfruttate sia nelle religioni che nell’ambito della medicina tradizionale cinese. Favorendo quindi la circolazione delle energie all’interno di canali situati nel corpo, gli esercizi migliorerebbero le funzioni degli organi vitali. Il primo principio che sostiene la relazione tra Qi gong e medicina tradizionale è l’eziopatogenesi, per cui ci si può ammalare per due motivi: le cosiddette cause interne, cioè le emozioni, e i fattori esterni, cosmopatogeni.
Le emozioni in eccesso hanno degli organi bersaglio, per esempio la collera danneggia il fegato, l’eccitazione danneggia il cuore, la preoccupazione il polmone e la milza, la tristezza il polmone, la paura il rene. Per questo diventa importante regolare 1’aspetto psicologico, emotivo.Altro asse portante del Qi Gong è la regolazione del cuore e del corpo attraverso dei movimenti che corrispondono al percorso dei canali di energia. Gli esercizi vanno compiuti completamente rilassati, con una perfetta corrispondenza fra il movimento del corpo, concentrazione e il percorso dei condotti.Il terzo pilastro di questa disciplina è poi la regolazione del respiro, che influenza direttamente la salute. Per sfruttarne i benefici deve essere profondo, sottile, omogeneo e lungo.Prendendo un esempio da uno dei medici cinesi più rappresentativi, Ma Litang, che ha sfruttato tecniche derivanti dalle arti marziali, “con la respirazione tallonare c’è una contrazione del perineo, che potenzia il movimento del rene migliorando l’irrorazione sanguigna del sistema escretore. Un movimento che non è previsto in nessun’altra disciplina sportiva”.I risultati delle ricerche scientifiche hanno dimostrato che la pratica del Qigong porta le attività elettriche delle cellule nervose a un ordine superiore che risulta in minor consumo di energia e maggior efficienza del cervello.
Diversi soggetti – ossia la maggior parte dei medici occidentali, una parte dei dottori della medicina tradizionale cinese e lo stesso governo cinese (che ha dedicato spazi televisivi alla disciplina per favorire la prevenzione) – considerano il qi gong come un esercizio fisico, che con le tecniche di controllo di respirazione e del movimento può contribuire a mantenere la forma e il benessere psico-fisico. C’è anche un approccio più metafisico, legato al concetto tradizionale di Qi, il quale sostiene che la respirazione e gli esercizi di movimento avrebbero un’importante influenza sulle forze dell’universo.
Alessandro Mangoni