Dolce rientro, aiutiamoci con la fitoterapia
Consigli per un impatto dolce e naturale con il ritorno alla routine lavorativa
Il rientro dalle ferie, con il conseguente impatto con il lavoro e le incombenze quotidiane, può rappresentare per molti un momento di crisi e di vero e proprio stress. Stress: è un termine usato e, molto spesso, abusato. Ma non c’è niente di meglio a cui appellarsi quando si vuole trovare qualcosa che esprima e sintetizzi alla perfezione quel senso di smarrimento e, soprattutto, la stanchezza che assalgono subito dopo le vacanze, quando si riprendono i ritmi di sempre. A rincarare la dose, il pre-autunno incalzante, che portando un po’ di “scompiglio” nei ritmi circadiani (Un ritmo circadiano è un ciclo di circa 24 ore dei processi fisiologici degli esseri viventi), provoca un sensibile calo energetico e facilitando la comparsa di malumori tipici dei cambi di stagione. Un rimedio efficace per combattere questi sintomi in maniera del tutto naturale è la fitoterapia. La fitoterapia è quella parte della farmacologia che studia l’impiego terapeutico delle piante officinali e delle preparazioni medicinali da esse ottenute.
Non si può attribuire alle piante nessuna proprietà curativa di malattie se non dove ciò è dimostrato da studi scientifici,oggi la scienza conferma la presenza nelle erbe di principi attivi che costituiscono gli ingredienti primari usati dalla chimica moderna per lo sviluppo di prodotti efficaci per la cura e la salute del corpo. L’uso delle erbe come rimedio naturale risale a tempi antichissimi, quando le piante erano la principale forma di cura presso i popoli di tutto il mondo. La fitoterapia è tuttora molto diffusa e tra le 800 specie vegetali esistenti, sono migliaia quelle definite piante officinali, ovvero capaci di aiutare nel curare i malati.
Vi proponiamo delle erbe “inusuali” e dal sapore esotico, per continuare a sostare in un territorio mentale diverso dal solito, capace di prolungare il benefico effetto della vacanza.
Mate.
Questa pianta sudamericana, che si utilizza come infuso, è ricca di minerali, vitamina C e del complesso B, quindi svolge un’azione ricostituente in vista di momenti di superlavoro o di stress (non solo dopo il rientro delle ferie, ma anche dopo una convalescenza o un periodo difficile). Inoltre ha anche una funzione anti-fame e in fitoterapia contribuisce a controllare l’appetito, soprattutto rispetto ai pericolosi “languorini” che sorprendono nei momenti di noia in ufficio e concorrono a farci accumulare chili di troppo.
Dosi: una tazza di infuso 2 volte al giorno, al mattino e al pomeriggio.
– Rhodiola rosea. Il lavoro accumulato sulla scrivania, un sacco di posta da leggere, scadenze che ci rincorrono e l’entusiasmo delle vacanze viene sostituito da nervosismo e malumore. Ne consegue che a farne le spese di un inizio traumatico è il sistema nervoso, con cadute depressive e malesseri generali (astenia, vertigini, testa annebbiata) che, senza preoccuparci troppo, rendono però ancora più gravoso il rientro.
La fitoterapia ci consiglia in questo caso la Rhodiola rosea. Questa pianta di origine asiatica, di cui si usano le radici, migliora l’umore, è antidepressiva e aiuta a mantenere la lucidità necessaria per non sovradimensionare i problemi. Dosi: da una a tre capsule di estratto secco 2 volte al dì, a seconda della necessità.
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Uncaria tomentosa. Uno dei segnali più eclatanti col quale molti di noi manifestano un alto livello di stress è la facilità ad ammalarsi. Niente di più frequente che, proprio al rientro delle vacanze, quando dovremmo sentirci più carichi e in forma, ci ritroviamo vittime di fastidiosi incidenti di percorso: raffreddori, nevralgie, dolori addominali, forme virali. Per ovviare al rischio la fitoterapia consiglia l’Uncaria tomentosa. Dalle spiccate doti terapeutiche calmanti e vitalizzanti, rinforza il sistema immunitario.
Dosi: da concordare con l’erborista, in ogni caso la posologia media è di una-due capsule, tre volte al giorno, a seconda delle necessità.
Cristina Farina