Essere uomo oggi

Perché essere uomini oggi è difficile, non viene naturale, non é una cosa facile? Perché l’uomo “imita” la donna e ricorre alla chirurgia estetica?

Le donne dicono che oggi il maschio è in crisi, in difficoltà. Mentre le donne, che per un lungo tempo, per cause storiche, sono rimaste ai margini della vita sociale e politica, si sono poi riscattate e oggi sono riuscite ad ottenere diritti e risultati e anche potere, gli uomini,o la maggior parte, non hanno saputo reggere questa trasformazione e sono entrati in crisi. Non solo, forse per i maschi è più difficile vedere la loro crisi, i loro punti deboli di quanto non lo sia per le donne. Ma perché il maschio si trova in questa difficoltà ? Perché essere maschi è difficile, non viene naturale, non é una cosa facile.
C’era una volta il “maschio italiano”.
Erano gli anni ‘50 quando quel volto da bravo ragazzo, quegli occhi scuri e sinceri, quel sorriso spontaneo e quello sguardo profondo tipici dell’uomo “che non deve chiedere mai”, iniziarono a sedurre e a far perdere il sonno alle giovani fanciulle di quell’epoca. E così il maschio italiano divenne protagonista: divenne il simbolo della seduzione e della virilità. Ora però quei tempi sembrano assai lontani. Nel corso degli anni infatti il nostro protagonista,come abbiamo già detto, ha dovuto imparare a combattere con l’emergere repentino della figura femminile, la sua presa di potere, e ha iniziato, per la prima volta, ad avere paura per la possibile perdita di alcuni dei suoi più importanti compiti. Una vera e propria crisi interiore lo ha investito, portandolo a quell’errata consapevolezza di non poter più essere, o meglio, di credere di non poter più essere, l’uomo forte e virile in grado di far “morire” dietro di sé le donne.
Si sente sotto pressione, ha perso fiducia in se stesso ed è ossessionato dal pensiero di non essere più all’altezza della sua donna, soprattutto nel campo della seduzione e della sessualità, e così, sempre più spesso, si ritrova a dover correre ai ripari.
La prima reazione abbastanza evidente a questa nuova condizione è una sorta di “imitazione” della donna, è facile vedere come in questi ultimi anni,l’uomo di ogni età,si è avvicinato, in un primo tempo timidamente,oggi senza nessuna inibizione, all’estetica,o è diventato un ”casalingo” o un “papà a tempo pieno”.
Per quanto riguarda l’estetica, si pensi che in Italia si spendono ogni anno più di 250 milioni di euro in prodotti cosmetici per uomo.
E non si tratta semplicemente di schiume, saponi e dopobarba ma di creme, cremine e maschere per ritardare gli effetti dell’età e del tempo.
Aumentano i frequentatori maschi di palestre e centri estetici.
Un fenomeno mondiale, il numero degli uomini che vanno dall’estetista, è in crescita ovunque.
Tutto è iniziato con una lampada poi una rimozione di peli superflui, una ceretta e anche l’estetica professionale scopre che l’uomo ha oramai acquisito l’utilizzo di prodotti cosmetici. Oggi anche lui va dall’estetista a fare trattamenti a base di creme idratanti, creme per il contorno occhi o antirughe, ma soprattutto anche lui oggi ricorre alla chirurgia estetica.
La chirurgia estetica maschile comprende tutti quei trattamenti di medicina estetica volti ad eliminare o attenuare sia gli inestetismi congeniti che quelli derivati dai normali processi di invecchiamento del corpo maschile.
Ma cosa si “rifà” l’uomo? ecco i “ritocchi” più frequenti:
– il mento: che deve essere pronunciato, risultato ottenibile con la mentoplastica;
– gli occhi: gli uomini desiderano uno sguardo più vivace. Averlo è semplice con la blefaroplastica;
– le maniglie dell’amore, da eliminare con la liposuzione.
-“Gli uomini non hanno il sederone – spiega un chirurgo plastico intervistato dal quotidiano Liberation – si ingrossano sui fianchi. A volte hanno anche il seno al posto dei pettorali”. Per quest’ultimo inestetismo, la soluzione ideale è la ginecomastia, la procedura di chirurgia estetica prettamente maschile che consente il rimodellamento del torace.
Come riferisce l’ American Society for Aesthetic Plastic Surgery, molti uomini sono animati dalla voglia di essere vincenti nel mondo del lavoro e desiderano essere all’altezza della propria moglie che magari ha fatto già ricorso al ritocchino.

Abbiamo parlato con la psicologa Michela Spagnolo che ci ha offerto il suo punto di vista,su questo nuovo fenomeno,secondo lei non solo maschile”Gli uomini hanno subìto un processo di cambiamento che va di pari passo ai processi di cambiamento culturali e sociali, che quindi riguardano tutti gli esseri umani. Quello che però fa la differenza tra il cambiamento subito dagli uomini e quello subito dalle donne, in questo caso, è il paragone col passato. Gli esseri umani infatti imparano anche per differenza e quando si confronta l’uomo sbarbato e profumato di oggi con l’uomo rude e poco curato di un tempo, si ottiene un effetto percettivo amplificato: la differenza si fa enorme e l’uomo ne esce sconfitto. In realtà il ricorso alla chirurgia estetica e all’uso di prodotti di bellezza è cresciuto esponenzialmente per entrambi i sessi. Quello che risulta difficile è attribuire al “maschio” la caratteristica di voler curare a tal punto la propria forma da ricorrere agli stessi correttivi che sembrano di esclusivo appannaggio delle donne. Il problema non è dunque solo “maschile” ma anche sociale. Pretendere che il “maschio” sia immune al fascino dell’estetica, in questo contesto culturale e sociale, è ben difficile. Pretendere invece che non lo sia a tal punto da trascurare tutto il resto è auspicabile. Di pari passo però bisognerebbe pretenderlo anche per le donne!”

Cristina Farina

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