Il benessere in tavola, la cucina macrobiotica

Il benessere in tavola, la cucina macrobiotica. Una sana alimentazione è il primo passo verso la salute e l’armonia fisica.

Cari lettori, Sfera “inizia un percorso attraverso la cucina amica della nostra salute per dare delle indicazioni sulle buone abitudini alimentari attraversando le teorie più attuali e donandovi ogni mese una nuova ricetta da poter proporre sulla vostra tavola.

Una sana alimentazione rappresenta il primo passo per la prevenzione e la tutela della salute e dell’armonia fisica.
L’educazione alimentare coinvolge tutti, indistintamente, sollecitando la formazione di una chiara consapevolezza nutrizionale.
Ognuno di noi deve istruire la propria coscienza alimentare:
– diventare consapevoli del fatto che la scelta quotidiana dei cibi si ripercuote sulla nostra salute;
– imparare ad alimentarsi in modo corretto, sapendo gestire la propria alimentazione in modo autonomo in base alla qualità della vita; la salute e l’equilibrio ambientale.

Iniziamo il nostro viaggio con la cucina macrobiotica.
Che cos’è ?
Il termine macrobiotico deriva dalle parole greche makros (lungo, grande) e bios (vita), ma più che una dieta è un vero e proprio stile di vita.
Inventata dal medico tedesco Christoph Wilhelm Hofeland (1762-1836) e adattata dal giapponese Georges Ohsawa (1893-1966) alla millenaria sapienza di diverse culture orientale, la macrobiotica è una filosofia alimentare che si basa su due principi fondamentali presenti in ogni fenomeno naturale:

* yin forza centrifuga; alimenti che tendono a rilassarci e a dispiegarci mentalmente;
* yang forza centripeta; alimenti che tendono a renderci contratti e attivi.

Questi due principi si attraggono e si respingono continuamente, e tutti gli alimenti si possono classificare secondo la predominanza di yin o di yang.
Il cibo è per l’uomo il mezzo per trovare un equilibrio tra corpo e mente e vivere quindi in salute e in armonia. Per mettere in pratica la filosofia macrobiotica occorre conoscere bene gli alimenti, che devono essere rigorosamente integrali, naturali e biologici. La dieta macrobiotica infatti rifiuta i prodotti ottenuti o conservati industrialmente, e gli alimenti devono essere mangiati crudi oppure cotti in acqua; suggerisce l’utilizzo di sale marino integrale.
Nel concreto, gli alimenti base della cucina macrobiotica sono cereali, legumi, verdura e alghe, non sottoposti a manipolazioni industriali e privi di qualsiasi additivo chimico.
Sono permessi in misura molto ridotta latte, formaggi, uova e pesce magro (non oltre il 10 per cento), ma la carne nella dieta macrobiotica risulta quasi del tutto assente.
Sono aboliti invece alcolici e caffè, mentre il consumo di acqua è riservato alla fine dei pasti. Bandito lo zucchero bianco. La dieta prescritta da Ohsawa è strutturata in 7 livelli crescenti di restrizione alimentare, ma in occidente è stata molto addomesticata. La macrobiotica così modificata viene per lo più seguita in funzione genericamente depurante e come rimedio ai danni della superalimentazione. I sostenitori della macrobiotica ritengono che, a causa del basso contenuto di grassi dei cibi macrobiotici, e l’elevato consumo di frutta, verdura e di alimenti ricchi di fibre alimentari, tale dieta sia in grado di prevenire o addirittura guarire numerose malattie, tra cui alcune neurodegenerative.

Cristina Farina

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