saranno di origine vegetale. Per costrizione e non per scelta
Soli due decenni e il 65% della popolazione umana diventerà vegetariana o vegana. Non si tratterà di una scelta etica ma di una costrizione dovuta a condizione naturali. La notizia arriva dal comitato scientifico di Assovegan. Secondo le stime dei ricercatori la quantità d’acqua che abbiamo a disposizione non sarà sufficiente per la produzione di alimenti di origine animale per una popolazione mondiale che passerà dai 7 ai 9 miliardi.
In effetti, per il solo allevamento degli animali che poi andranno al macello per arricchire le tavole, soprattutto dei paesi occidentali, viene utilizzata una quantità di acqua davvero enorme. In ogni caso, sembra che tra il 2040 e il 2050 la nostra dieta cambierà drasticamente e saremmo costretti a sostituire le proteine di origine animale con quelle di origine vegetale, portando l’apporto di queste ultime al 90% totale del totale. Solo in Italia ogni anno vengono mandati al macello 24 milioni di grandi animali, a cui si aggiungono 29 milioni di conigli e 500 milioni di galline, polli e tacchini. Se pensiamo che per portare dall’allevamento fino alla nostra tavola una bistecca di manzo vengono utilizzati 75 litri di acqua, possiamo facilmente renderci conto di quanto tutto ciò si insostenibile. Le previsioni fatte da Assovegan riguardano in particolare la popolazione italiana. Oggi, il 4,9% di essa è vegetariana e l’1,1% è vegana – dal Rapporto Italia 2013 Eurispes – ma si stima che già nei prossimi tre anni i numeri saranno triplicati.