La dieta parte dalla testa

Coccolarsi per colmare il senso di vuoto lasciato dal cibo

Diciamocelo una volta per tutte: il primo problema per chi inizia una dieta dimagrante non è “quale dieta seguire?” ma l’atteggiamento mentale con cui la affronta. La prima regola è liberarsi di ogni senso di colpa, il cui unico effetto è quello di generare un circolo vizioso di nervosismi che porta a mangiare ancora di più. Così, se la tentazione di fare uno strappo alla regola è talmente forte da ritrovarvi un pomeriggio, come svegliate di soprassalto da un sogno, a divorare a cucchiaiate un dolce, fermatevi e godetevelo molto più lentamente, perché non state facendo nulla di irrimediabile.

PAG_14_FOTO (2)

Il presupposto fondamentale per uscire vittoriosi da una dieta dimagrante è stabilire un rapporto sereno con il cibo. Il senso di colpa genera una perdita di fiducia nelle proprie capacità – una regola che vale per ogni vicissitudine della vita d’altronde –, da qui la probabilità di cedere a una nuova tentazione aumenta. Costruire un rapporto sano con il cibo non è poi così complicato. La colazione, è ormai noto, è il momento più importante della giornata, sia dal punto di vista dietetico sia mentale. D’altronde, le calorie che assumiamo al mattino appena svegli, non portano a ingrassare, perché vengono bruciate nel corso della giornata. Quindi, basterebbe mettere la sveglia anche solo mezz’ora prima rispetto al solito e godersi in relax questo momento per un appagamento totale dell’intero organismo. Durante la prima settimana di dieta sarebbe ideale fare le cose più lentamente.

PAG_14_FOTO4

L’organismo deve abituarsi al diverso apporto – qualitativo e quantitativo – di sostanze nutritive, e non può sostenere inizialmente i ritmi di una volta, senza che si scateni un senso di fame troppo frustrante. Un altro momento da sfruttare per migliorare il rapporto con il cibo è concedersi una parte del pomeriggio con le amiche per gustare un alimento sano: un succo di frutta, una spremuta d’arancia ma anche la vostra tisana preferita. A pranzo, se non potete mangiare a casa, evitate i locali affollati, scegliendo, invece, un parco o un locale più tranquillo. Ancora una volta, consumare un pasto in totale relax aumenta il senso di appagamento. Se arriva improvviso uno di quei drammatici momenti in cui state per cedere a una tentazione golosa, con il rischio di mandare all’aria i sacrifici fatti nell’ultimo giorno, ricorrete alla respirazione addominale, che aiuta anche a ossigenare il cervello. Ci sono, poi, tanti modi per coccolarsi e per riscoprire il proprio corpo: un bel massaggio o un bagno caldo con olii essenziali. Quello che conta è che quel senso di vuoto che il cibo ha lasciato, venga colmato con tante coccole da rivolgere a se stessi.

Silvia Petrianni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *