e l’estetica per risolvere i problemi dell’epidermide
Per chi vuole migliorare un po’ il proprio aspetto estetico ma senza interventi troppo invasivi, arriva il Needling: Natural Collage Induction. Il trattamento si basa sull’azione di microaghi che perforano la cute e arrivano a stimolare lo strato papillare delle cellule epidermiche, comprese quelle impigrite dall’età, determinando la produzione di collagene e elastina, le proteine fondamentali per la rigenerazione dei tessuti epidermici. Il risultato è un ricompattamento della pelle, dunque un effetto di ringiovanimento.
Ma, oltre ad affievolire le rughe, il Needling è ideale anche per altri tipi di problematiche legate all’estetica dell’epidermide, non ultima quella delle cicatrici dovute all’acne, ma anche macchie cutanee e smagliature. Stiamo parlando di una pratica che si sta diffondendo capillarmente nei centri di medicina estetica e che può essere classificata a metà tra la cura estetica e la medicina chirurgica. Il numero delle sedute a cui bisogna sottoporsi varia a seconda dell’entità della propria problematica e del risultato che si vuole raggiungere. Una seduta consiste prima di tutto nell’applicazione di una crema anestetica sulla parte da trattare. Dopo un’ora si deterge il viso e si applica il principio attivo. Il trattamento viene effettuato con un rullo sul quale sono presenti gli aghi mircroperforanti che devono stimolare le cellule e dura tra i cinque e i dieci minuti, dopo i quali viene applicata una maschera a base di acido l-ascorbico al 20%. La seduta di Needling dura 15 minuti. Normalmente sono sufficienti dalle tre alle cinque sedute, da ripetere poi una volta all’anno. È un trattamento da poter utilizzare tutto l’anno in quanto non dà fenomeni di fotosensibilizzazione. Per le cicatrici da acne sono talvolta necessarie circa cinque sedute da distanziare di un mese l’una dall’altra.