“Il preoccuparsi non ruba mai al domani il suo dispiacere,
priva soltanto l’oggi della sua gioia.”
Leo Buscaglia
Che le preoccupazioni rubino tempo prezioso alla vita è oggi una realtà nota a tutti; viviamo in un’epoca in cui le evoluzioni e i cambiamenti sono così rapidi che, se da una parte vengono accolti in maniera positiva, dall’altra fanno sì che le certezze diminuiscano, creando ansie e timori.
Tutto ciò è confermato da un sondaggio condotto in Gran Bretagna per conto della compagnia di prodotti erboristici Rescue Remedy, i cui risultati sono riportati online dal Daily Mail.
Il sondaggio, svolto su 2000 inglesi, evidenzia che l’84% degli intervistati ammette di aver perso il sonno a causa delle preoccupazioni che rubano quasi cinque anni di vita. In media ci si preoccupa un’ora e cinquanta minuti al giorno, pari a 12 ore e 53 minuti a settimana: in totale quattro anni e 11 mesi all’interno di un medio ciclo di vita adulta di 64 anni; più di sei inglesi su 10 affermano che le preoccupazioni hanno colpito il loro benessere, mentre altri ammettono che hanno portato a discussioni con il partner, interruzioni di relazioni e anche alla perdita del lavoro. E se un terzo dei rispondenti si dice felice di condividerle con altri, uno su quattro ammette invece di non farlo.
Nella top 30 di ciò che provoca maggiori angosce togliendo il sonno, vi è il lavoro, seguito dai problemi finanziari, ma anche il timore di essere in ritardo, di perdere un mezzo pubblico o la salute non buona di un parente o di un amico, oltre che la propria. Non mancano anche temi scottanti come il terrorismo, ma a non lasciare indifferenti sono anche l’invecchiamento dei genitori, l’essere single, la salute del proprio animale domestico e l’amletico dubbio su cosa indossare a lavoro il giorno successivo.
Ci sono però alcuni consigli per minimizzare le preoccupazioni e cercare di riappropriarsi della propria vita:
• Concentrarsi sui pensieri positivi ogni volta che ci si sente preoccupati per qualcosa, imparare a spostare l’attenzione su qualcosa di positivo.
• Godersi quello che si ha ed essere riconoscenti poiché tutti abbiamo dei motivi per sentirsi bene, si tratta solo di prendere una decisione: focalizzarsi su quello che si ha e non su quello che manca. I motivi per essere grati sono molto personali, ad esempio il fatto di avere una casa, una famiglia, di sentire il sole sul viso, di poter fare una doccia calda…
• Ritrovare la fiducia in se stessi e sentirsi pronti a superare le difficoltà dato che molto spesso la paura, causa di preoccupazioni, ci fa vedere i problemi più grandi di quello che sono realmente
• Cercare aiuto se le preoccupazioni si dimostrano insormontabili e se ci si sente di non riuscire a superarle da soli
Infine, anche se a volte è difficile crederlo, e in alcuni momenti realmente i problemi sono più grandi di noi, è fondamentale ricordare che stare bene ed essere felici sono decisioni che si prendono ogni giorno.
Alessia Locicero