IL FONDENTE CONTIENE FLAVONOIDI IN GRADO DI PREVENIRE ICTUS E INFARTI
Perché il cioccolato viene considerato il nettare degli dèi? Forse non solo per la sua squisitezza ma perché ha veramente tantissime proprietà benefiche. Non ultima quella che svolge sul cervello umano. Pare, infatti, secondo una recente ricerca del gruppo guidato dal dottor Sylvain Doré, primario e professore associato di Anestesiologia e Terapia, cura farmacologica e scienze molecolari alla Johns Hopkins University School of Medicine, che il cioccolato nero curi i danni cerebrali, ad esempio quelli provocati da ictus.
Il principio attivo contenuto in grado di svolgere tale azione è l’epicatechina, un composto polifenolico antiossidante che aumenta i segnali che proteggono le cellule nervose dal danno.
“L’epicatechinina – ha affermato Doré – potrebbe non essere l’elemento che fa da scudo alle cellule cerebrali proteggendole direttamente dal danno dei radicali liberi, piuttosto questa sostanza e i suoi metaboliti (sostanze che prendono parte alle reazioni chimiche che avvengono nell’organismo oppure che derivano da esse) possono far si che le cellule difendano se stesse”.
Secondo gli esperimenti condotti dall’équipe di ricercatori, a differenza dei trattamenti tradizionali contro l’ictus, che devono essere effettuati entro tre ore dall’evento traumatico per essere efficaci, la molecola di cui stiamo parlando svolge effetti riparatori anche se somministrata dopo questo periodo di tempo.
Ma l’epicatechina è utilizzabile anche per prevenire l’insorgenza di danni cerebrali. Mangiare cioccolato fondente al 70 – 90% aumenta la dilatazione flusso – mediata, che è indice di un buon flusso sanguigno, grazie alla capacità di stimolare la produzione di ossido nitrico, in grado di diminuire la pressione dei vasi sanguigni. Possiamo, quindi, affermare che si tratta di un buon metodo di prevenzione di infarti e ictus. Anche gli altri flavonoidi svolgono questa azione ma l’epicatechina è il più potente in questo senso.
La cioccolata con livelli inferiori al 70% di cacao non ha gli stessi esiti. Infatti, la lavorazione e la presenza del latte, che ne diminuiscono la purezza, annullano gli effetti benefici del flvonoide. L’esposizione alla luce e al calore dell’alimento sono ulteriori fattori di annullamento dell’azione sul flusso sanguigno.
Che dire, per gli amanti del cioccolato nero questa è senz’altro un’ottima notizia. Il cioccolato curerà il vostro palato, così come la vostra psiche e il vostro organismo.
Articolo di Silvia Petrianni