Con la stagione fredda aumentano le probabilità di bloccarsi all’improvviso
Con le basse temperature dei mesi invernali la nostra muscolatura si irrigidisce e le persone assumono posture rattrappite per cercare di mantenere il calore corporeo. Tale situazione, se si aggiunge ad un’assenza di attività sportiva e ad un lavoro sedentario, predispone ad avere prima o poi il famigerato colpo della strega. In pratica queste persone soggiacciono su una bomba ad orologeria. Esso si può manifestare in un modo improvviso e acuto, tipo pugnalata alla schiena, che impedisce alla persona di fare qualsiasi movimento, persino di respirare.
A volte, invece, l’evento può esser progressivo; durante l’arco della giornata la persona subisce un irrigidimento della muscolatura assumendo una cosiddetta postura antalgica, sino a bloccarsi completamente. Tali situazioni avvengono prevalentemente al mattino, nel lavarsi il viso, nel rifare il letto o per uno starnuto; semplici gesti e non necessariamente spostando pesi enormi. Non è assolutamente vero che tutto ciò sia giustificato dalla presenza di un’ernia del disco intervertebrale, invece è vero che possono anche esser colpite persone di 25 o 30 anni.
In una prima fase della patologia è meglio il riposo assoluto, sdraiati supini con un paio di cuscini sotto i polpacci con le ginocchia flesse; questo anche per le prime 48 ore, assecondando le posture che non creino dolore e associando l’uso di farmaci antinfiammatori, ove necessario e sempre sotto guida medica. Tra le cure possibili, il trattamento osteopatico è utile per ridurre i tempi di guarigione che possono prolungarsi a più di una settimana. Non parliamo di massaggi, ma di manipolazioni e mobilizzazioni articolari della colonna vertebrale. In fase acuta, è infatti possibile intervenire con l’osteopatia; per esempio, anche se la zona lombare è fortemente dolente e non è possibile trattarla direttamente, si agirà sulle zone rigide cervicali, dorsali, compreso il diaframma toracico, mobilizzando inoltre la muscolatura del bacino e degli arti inferiori; tutte aree, queste appena descritte, che trovano correlazioni anatomiche con la lombare e che, se anch’esse rigide, manterranno la situazione di lombalgia acuta. In una successiva seduta, se la dolorabilità (dolore avvertito dalla persona alla palpazione) è diminuita, già si può lavorare per sbloccare direttamente il tratto vertebrale interessato. L’osteopatia, l’R.P.G. (Rieducazione Posturale Globale) e la back school rappresentano le armi migliori per curare e prevenire episodici o ricorrenti colpi della strega.
Dottor Massimiliano Manni